Le nuove misure di sicurezza biometriche dell'ESS dovranno attendere, poiché molti Stati membri non lo ritengono sufficientemente pronto.

Era previsto per il 10 novembre 2024 il lancio dell’Entry/Exit System (EES), un nuovo sistema di controllo biometrico volto a migliorare la sicurezza delle frontiere europee. Tuttavia, l’Unione Europea ha deciso di rinviare l’introduzione del sistema a causa dei timori legati a possibili ritardi e congestioni alle frontiere. La Commissaria per gli Affari Interni dell’UE, Ylva Johansson, ha annunciato che la data del 10 novembre non è più valida, sottolineando che il lancio del sistema avverrà in modo più graduale e con una nuova strategia ancora da definire.

 

I ritardi dell’ESS, tra preoccupazioni e necessità

L’EES prevede controlli tramite impronte digitali e riconoscimento facciale per tutti i viaggiatori provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Sebbene il sistema sia considerato innovativo, non è mai stato testato su larga scala, il che rende rischiosa la sua introduzione immediata senza una preparazione adeguata. La decisione di rinviare il lancio è stata condivisa da diversi Paesi membri, tra cui Germania, Francia e Paesi Bassi, che hanno espresso preoccupazioni sulla prontezza dei loro sistemi informatici per gestire il nuovo modello.

Il portavoce del Ministro degli Interni tedesco ha dichiarato che il sistema centrale dell’EES, fornito dall’agenzia EU-Lisa, non ha ancora raggiunto la stabilità necessaria per garantire un funzionamento efficiente. Anche la Francia ha riconosciuto l’importanza del nuovo sistema, ma ha insistito sulla necessità di un’implementazione preparata con cura. Questi Paesi, che accoglieranno il 40% dei viaggiatori non comunitari soggetti alle nuove regole, hanno quindi chiesto un rinvio.

Oltre ai governi, anche le compagnie aeree, come EasyJet, e associazioni di settore, come Logistics UK, hanno espresso preoccupazioni riguardo agli impatti del nuovo sistema. Il rischio principale riguarda potenziali ritardi nel traffico turistico e commerciale, con il timore che le procedure biometriche possano causare lunghe code ai valichi di frontiera. Il sistema EES verrà comunque applicato in tutti i Paesi dell’area Schengen, ad eccezione di Cipro, Irlanda e i quattro Paesi associati, dove continueranno ad essere utilizzati i tradizionali timbri sui passaporti.

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