dispositivo Una nuova tecnologia sviluppata nell’Università di Washington potrebbe presto permettere agli individui di ricaricare i propri dispositivi con il calore del proprio corpo. A guida della ricerca c’è il professore Mohammad Malakooti. Le prime ricerche hanno portato alla realizzazione di un prototipo. Quest’ultimo riguarda un dispositivo indossabile che converte il calore in energia elettrica.

Al momento la tecnologia è ancora in fase di sperimentazione. Se dovesse essere ufficialmente realizzata, gli utenti potrebbero presto ricaricare i propri dispositivi elettrici indossando un bracciale o accessori simili.

Dispositivi ricaricati con il calore umano

Il progetto comprende una serie di dispositivi termoelettrici. Quest’ultimi sono flessibili e si adattano al corpo umano. Un dettaglio rivoluzionario rispetto ai convertitori di calore fino ad ora presentati sul mercato che invece sono tutti rigidi.

Il team di Malakooti ha realizzato dispositivi con tre strati. Al centro sono disponibili i semiconduttori in grado di convertire il calore in elettricità. Ai due lati è presente uno strato di materiale composito stampato in 3D. Quest’ultimo permette di migliorare l’efficienza energetica. Inoltre, è in grado di rendere il dispositivo più leggero così che possa essere indossato senza intoppi. Infine, l’’ultimo strato è caratterizzato da tracce di metallo liquido. Il suo scopo è quello di garantire ai dispositivi di auto-ripararsi.

I test condotti fino ad ora hanno permesso al team di lavoro di alimentare dei piccoli LED. Ma come funziona nel dettaglio? Il dispositivo, una volta indossato, produce in modo automatico l’energia grazie alla differenza di temperatura che si riscontra tra l’ambiente esterno e la temperatura della pelle.

La prospettiva di ricaricare i propri dispositivi con il calore del proprio corpo è particolarmente interessante. Ma è importante sottolineare che tale tecnologia potrebbe essere utilizzata anche in moltissimi altri settori. Secondo quanto dichiarato dal professore Malakooti i dispositivi potrebbero essere utilizzati anche per recuperare il calore disperso dalle apparecchiature elettroniche.

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