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Sony, addio al jailbreak della PlayStation 5

Nel mese di settembre 2024, Sony ha rilasciato un importante aggiornamento firmware per la PlayStation 5, rendendo molto più difficile il jailbreak della console. Il cambiamento principale riguarda il sistema di gestione delle licenze digitali dei giochi. Ora impedisce agli utenti di scaricare offline l’intera libreria di titoli acquistati. Questo aggiornamento modifica la funzione “Ripristina licenze”, consentendo agli utenti di riscaricare solo i giochi attualmente installati sulla console, invece di tutta la collezione digitale come avveniva in passato.

Secondo Lance McDonald, un modder noto nella community, questa modifica avrà un forte impatto sui tentativi di jailbreak. In precedenza, chi tentava di hackerare la PS5 poteva portarla offline e scaricare su dispositivi esterni, come chiavette USB, l’intera libreria di giochi PSN. Ora, se una console viene messa offline e viene eseguito il jailbreak, l’utente perderà l’accesso a tutti i titoli digitali non già presenti sulla console. McDonald ha precisato che questo aggiornamento non influenzerà chi usa legittimamente la console, ma renderà complicato per chi cerca di modificarne il software.

 

Sony rafforza il controllo sull’ecosistema PlayStation

Con questo aggiornamento, Sony intende mantenere un maggiore controllo sul proprio ecosistema PlayStation, limitando le possibilità di manipolare il software della console. Tale decisione sottolinea il fatto che, acquistando giochi digitali, i giocatori non ne possiedono realmente una copia fisica, ma solo una licenza d’uso. Questa visione è ulteriormente supportata da una recente legge approvata in California, che obbliga le aziende a dichiarare in modo chiaro che gli utenti stanno semplicemente ottenendo una licenza temporanea per i contenuti digitali.

L’intenzione di Sony è chiara a tutti: evitare che possano esserci interferenze di alcun tipo da parte di agenti esterni, e ridurre al massimo il rischio di installazione sulla piattaforma di software non originali. In questo modo si può preservare l’integrità della piattaforma stessa, anche limitando il più possibile l’illegalità.

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