Nel corso del 2024, l’azienda ha affrontato diverse sfide significative. A luglio, ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. In questa occasione ha ammesso la propria responsabilità in frodi penali legate agli incidenti dei 737 Max 8 del 2018 e 2019. Tale accordo segna un capitolo oscuro per l’azienda, evidenziando criticità nel sistema di sicurezza e governance interna.
Successivamente, a settembre, la navetta Starliner ha completato un ritorno prolungato dalla Stazione Spaziale Internazionale. Quest’ultima è rimasta agganciata per tre mesi invece dei dieci giorni che erano stati pianificati. Ancor più sorprendente è stato il ritorno senza gli astronauti
a bordo, i quali dovranno ora aspettare fino a febbraio 2025 per il loro rientro programmato. Questi eventi hanno messo in evidenza le sfide tecniche e logistiche che Boeing continua ad affrontare.A tal proposito, secondo quanto considerato dall’azienda, nel breve periodo sono attesi diversi interventi. Ciò considerando che per il BDS (Boeing Defense, Space & Security) sono previste ulteriori perdite nel corso dell’attuale trimestre. Il primo intervento riguarda il ritardare il programma 777X. Secondo quanto riportato le prime consegne partiranno nel 2026. Inoltre, è prevista la chiusura della produzione e della consegna degli ultimi 767 Freighter che sono stati ordinati nel 2027. A tali interventi si aggiungono quelli relativi al personale.
I licenziamenti sono stati annunciati dall’azienda stessa e giustificati come parte della nuova strategia di ripresa. La notizia è stata comunicata dal CEO Kelly Ortberg proprio durante i recenti scioperi che hanno coinvolto 33.000 addetti alla produzione degli aeromobili. Le contestazioni hanno avuto inizio lo scorso settembre e al momento sono ancora in corso.