Secondo molti, il problema che ha coinvolto le due piattaforme social dipendeva da un abuso dell’AI. L’intelligenza artificiale, usata per individuare i post da eliminare e i profili da bannare, creava incongruenze e problematiche. Sembra però che tale ipotesi sia stata scartata.
In alternativa, sembra che i contenuti incriminati venissero presentati ai revisori umani senza che venisse fornito loro un contesto di riferimento. Sarebbe stata tale situazione a portare alla censura di contenuti che contenevano parole “ambigue
”. Come ad esempio il termine “cracker”.Seguendo tale ipotesi, la colpa sembra tutta dell’algoritmo. Quest’ultimo avrebbe segnalato post a sproposito. A rassicurare gli utenti coinvolti nella questione è intervenuto anche Adam Mosseri. Il capo delle due piattaforme ha rilasciato una dichiarazione in cui assicura che gli errori in questione sono già stati scovati. Inoltre, come riportato da Mosseri, l’azienda è già alle prese con il rilascio di modifiche utili per risolvere i problemi in questione. In questo modo sarà possibile utilizzare Instagram e Threads senza intoppi e ban ingiusti.
L’AD ha continuato affermando che l’azienda promette di impegnarsi di più per evitare che situazioni di questo tipo si presentino ancora e per impedire che i profili vengano ingiustamente bannati. Infine, viene ribadito che le intenzioni del team di sviluppo è sempre quello di rendere Instagram e Threads due piattaforme all’avanguardia, ma soprattutto sicure per tutti gli utenti.