I ricercatori di Goldman Sachs hanno lanciato una previsione che potrebbe rivoluzionare il settore dei veicoli elettrici. Secondo un recente studio, i costi delle batterie agli ioni di litio scenderanno a 82 dollari per kilowattora entro il 2026. Questo significherebbe che le auto elettriche fra meno di due anni potrebbero finalmente competere alla pari con quelli a benzina. Ovviamente si parla in termini di costo totale di proprietà. Basterà ciò per spingere i consumatori verso l’elettrico?
Oggi i veicoli elettrici hanno già diversi vantaggi come minori costi di rifornimento e manutenzione. Quel che ancora non convince è il costo, più alto rispetto ai modelli tradizionali. Proprio questo aspetto ha frenato molti compratori dall’acquistare una vettura sostenibile. La riduzione dei prezzi delle batterie potrebbe segnare un cambiamento nelle vendite molto importante. Goldman Sachs stima che il prezzo dei pacchi batteria scenderà addirittura del 26%.
Secondo Nikhil Bhandari, uno dei responsabili della ricerca di Goldman Sachs, sono due i fattori che stanno portando alla discesa dei costi delle batterie. Da un lato, l’innovazione tecnologica
ha permesso di migliorare la densità energetica delle batterie stesse. Questi ha abbattuto al contempo i costi di produzione. D’altro canto è cambiato anche il prezzo delle materie prime, che si sta abbassando grazie all’aumento della produzione globale. Ma quanto durerà questo trend? E quanto influenzerà davvero il prezzo finale delle auto elettriche? Al momento sono gli incentivi offerti dai vari governi ad essere fondamentali per l’acquisto delle auto elettriche, ma, con il calo dei costi, questi potrebbero divenire anche non necessari, almeno non quanto lo sono ora.Il 2026, dalle previsioni effettuate, potrebbe segnare una grande svolta grazie soprattutto al raggiungimento della parità economica con le auto a benzina. Si parla di una ipotetica discesa del prezzo delle batterie fino a 64 dollari per kilowattora entro il 2030. Un futuro di certo ottimistico. Tale ribasso non solo renderebbe gli EV di parecchio più accessibili, ma aiuterebbe anche le case automobilistiche superare le attuali difficoltà nel produrre auto elettriche.