Tesla punta sulle batterie LFP: produzione interna in arrivo?

Tesla sta muovendo passi decisivi verso una produzione autonoma di batterie LFP (litio-ferro-fosfato). Questa tecnologia potrebbe risultare fondamentale per la sua strategia futura e per le sue prossime creazioni. Oggi questi accumulatori vengano forniti da partner come CATL e BYD, società leader nel campo delle batterie. L’azienda di Elon Musk pare invece avere tutta l’intenzione di produrre internamente questa tipologia di celle entrando in altro settore. Recenti indiscrezioni, infatti, parlano di possibili nuove varianti delle celle 4680 con nuove caratteristiche di cui però si sa ben poco.

Un indizio importante intanto arriva da un annuncio di lavoro pubblicato da Tesla. La società sta cercando un Senior Cell Materials Engineer per sviluppare e testare materiali catodici LFP. Si tratta di un chiaro segnale che la casa automobilistica vuole rafforzare le proprie competenze per questa tecnologia in particolare, accelerando al contempo lo sviluppo delle sue batterie. Produrre celle LFP in casa propria sarà davvero così vantaggioso o si tratta di un azzardo? Cosa certa è che Musk cerchi sempre nuovi sistemi da testare in autonomia.

LFP: la chiave per Tesla negli Stati Uniti?

Il focus di Tesla sulle batterie LFP non è una sorpresa. Oltre a essere più economiche, queste celle richiedono meno materie prime critiche come nichel e cobalto. Produrle direttamente negli Stati Uniti, inoltre, potrebbe consentire a Tesla di aggirare i nuovi dazi sulle batterie importate dalla Cina, dove oggi vengono prodotte. La recente eliminazione della Model 3 RWD con batteria LFP dalla gamma americana potrebbe essere collegata a questa questione.

Un’altra voce interessante riguarda il possibile utilizzo di batterie LFP nel futuro Tesla Cybercab, il nuovo robotaxi. Per una vettura che punta tutto sulla durata e sull’efficienza, l’adozione di questa tecnologia non sorprenderebbe affatto. Quindi, Elon Musk riuscirà a trasformare l’industria americana delle batterie? Di certo, l’autoproduzione di celle LFP negli Stati Uniti potrebbe rappresentare un passaggio cruciale per Tesla, sia in termini economici sia strategici.

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