Accise diesel e benzina: aumenti progressivi nei prossimi 5 anni?

L’allineamento delle accise tra benzina e diesel ha acceso non poche polemiche negli ultimi giorni. Da un lato, il governo promette un calo delle accise per la benzina, dall’altro annuncia un aumento per il diesel. Ma quali saranno le vere conseguenze per gli automobilisti? E perché questa manovra colpisce solo i possessori di veicoli diesel?

Secondo il ministro dell’Economia, Giorgetti, l’obiettivo è quello di riequilibrare i costi dei due carburanti. In tal modo si dovrebbe lasciare invariato l’impatto complessivo sulle casse dello Stato. L’idea è di aumentare le accise sul diesel di un centesimo all’anno per cinque anni, mentre quelle sulla benzina scenderanno di altrettanto. Davvero però questa misura sarà indolore per i consumatori? Le associazioni, come Codacons, non per nulla sono convinte e temono un salasso per chi possiede un veicolo a gasolio.

Quali saranno le cifre per diesel e benzina?

Ma perché aumentare solo le accise sul diesel? Il governo ha una ragione precisa. Il diesel gode di sussidi che l’Europa considera ambientalmente dannosi. Se questi non dovessero essere eliminati, si rischia una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Ecco perché si è deciso di procedere con un aumento graduale. I numeri forniti dal Codacons parlano chiaro. Un centesimo in più sul diesel si tradurrà in 0,61 euro in più per un pieno da 50 litri, considerando anche l’IVA. Non sembrano cifre importanti, ma su base annua, per chi fa due pieni al mese, l’aggravio sarà di circa 14,64 euro a vettura.

Moltiplicato per le oltre 16,7 milioni di auto a gasolio circolanti in Italia, la spesa complessiva per i proprietari di veicoli diesel potrebbe superare i 245 milioni di euro l’anno. E in cinque anni? Si parla di un costo complessivo di oltre 1,23 miliardi di euro. Nessun aumento delle accise li riguarderà invece gli autotrasportatori, almeno per ora. La categoria beneficia di una disciplina specifica che li esclude dall’allineamento. Ma per quanto tempo durerà questa esenzione? Molti ora si chiedono se il riequilibrio tra i due carburanti sia davvero una manovra equa o se non rischi di penalizzare una parte consistente della popolazione.

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