Intesa Sanpaolo ha rilasciato un comunicato stampa ufficiale. Quest’ultimo riguarda il recente caso Coviello. La banca si considera parte lesa a causa del danno subito alla propria immagine. Il caso riguarda i dati bancari di VIP e politici che sono stati spiati da un dipendente definito “infedele”.
Intesa Sanpaolo: nessuna criticità interna riscontrata
L’istituto ha presentato le proprie scuse. Inoltre, un portavoce di Intesa Sanpaolo ha cercato di rassicurare i propri utenti. A tal proposito si è affermato che ci sarà un maggiore impegno affinchè situazioni di questo tipo non accadranno più. Inoltre, il gruppo ha ribadito che il problema non dipende da una criticità nella sua sicurezza. In questo modo viene garantito che i dati sensibili dei clienti sono al sicuro.
La colpa è stata affidata alla curiosità di un dipendente. Quest’ultimo ha violato diverse norme per visionare le informazioni di alcuni utenti. Tra quest’ultimi è presente anche il premier Giorgia Meloni. Al momento sono in corso delle indagini per comprendere se la motivazione riguarda solo la curiosità e ci sono ulteriori motivi di tale gesto. Nel frattempo, Intesa Sanpaolo ha scovato il responsabile. Il gruppo bancario ha proceduto con il suo licenziamento. Inoltre, il dipendente è stato denunciato presso l’istituto di credito.
L’aver presentato delle scuse pubbliche potrebbe essere stata una scelta ragionata. Probabilmente suggerita dai legali del gruppo. Infatti, attualmente Intesa Sanpaolo potrebbe essere a sua volta indagata per quanto successo. Per questo motivo, il gruppo ha deciso di intervenire per cercare di non compromettere ulteriormente la sua posizione agli occhi dell’opinione pubblica. Inoltre, l’aver confermato che il problema non dipende da una propria criticità riguardo la sicurezza fornisce un ulteriore dettaglio a proprio favore. L’azienda si presenta come una delle vittime. Dunque, non responsabile di quanto accaduto ai suoi utenti. Come accennato sono in corso delle indagini. Saranno quest’ultime a stabilire concretamente come sono andate le cose.