Tesla e i suoi veicoli innovativi tornano a far parlare di sé dopo il successo della presentazione del Cybercab e del Robovan.

L’evento di presentazione del nuovo Tesla Cybercab ha suscitato un grande interesse, rivelando una visione futuristica della mobilità. In questa occasione, Tesla ha mostrato non solo il robotaxi, ma anche il Robovan e vari robot Optimus, anche se questi ultimi erano controllati a distanza tramite telecomando. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di provare il robotaxi all’interno della location, rendendo l’evento ancora più coinvolgente.

 

I nuovi veicoli Tesla e il futuro della guida autonoma

Ashok Elluswamy, responsabile dello sviluppo del sistema Tesla Autopilot, ha condiviso dettagli su ciò che non è stato mostrato, ossia le prove dimostrative effettuate dai partecipanti. Sono stati impiegati 19 Cybercab e 29 Model Y, i quali hanno completato circa 1.300 viaggi, trasportando oltre 2.000 persone. Le auto hanno operato per più di 3,5 ore, offrendo una dimostrazione pratica delle loro capacità. È interessante notare che né i Cybercab né le Model Y utilizzavano software sperimentale; al contrario, operavano con un software di intelligenza artificiale prossimo alla versione finale, destinata a essere integrata nella FSD V13.

Elluswamy ha sottolineato come la guida autonoma mostrata durante l’evento sia stata frutto di questo software, il quale sarà presto disponibile in versione 13. Le ultime notizie dal team di Tesla AI indicano che la FSD V13 potrebbe essere rilasciata entro ottobre, portando con sé le innovazioni più recenti sviluppate dall’azienda di Elon Musk.

Un aspetto sorprendente emerso durante le dimostrazioni è stata la reazione degli utenti nei confronti dei robotaxi. Molti sembravano già abituati a interagire con questi veicoli autonomi, comportandosi come avrebbero fatto con automobili guidate da persone. È stato sorprendente osservare come i partecipanti attraversassero senza esitazioni davanti ai robotaxi, camminassero accanto a loro e interagissero con essi, dimostrando una sorprendente familiarità con questa nuova forma di mobilità. Questo fenomeno suggerisce che la tecnologia della guida autonoma potrebbe essere più accettata e integrata nella vita quotidiana di quanto si pensasse.

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