Le strategie che le case automobilistiche stanno ormai mettendo in atto in vista di un futuro di mobilità sostenibile sono ormai davvero tante. Insieme a questa prospettiva, che vede protagoniste le nuove auto elettriche, non mancano però progetti che puntano su auto tradizionali e, conseguentemente, puntano ad un offerta di mercato vasta. In questo caso, parliamo della casa automobilistica Alfa Romeo e dei suoi progetti futuri.
Nelle scorse ore, il costruttore italiano ha fatto sapere di voler portare avanti la produzione di motori a combustione ancora per diversi anni. Scopriamo insieme maggiori dettagli sui progetti che potrebbero contraddistinguere Alfa Romeo nel corso dei prossimi anni.
Alfa Romeo: motori a combustione anche nei prossimi anni?
I motori a combustione potrebbero essere ancora protagonisti della produzione di auto dei prossimi anni. Sono infatti ancora molte le case costruttrici che stanno decidendo di affiancare alle auto elettriche modelli tradizionali. Nel caso di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ex CEO ha svelato che la produzione di motori a combustione potrebbe andare oltre il 2027.
Una dichiarazione, fatta in occasione del Salone di Parigi 2024, che andrebbe ad annunciare un cambio di rotta da parte della casa automobilistica Alfa Romeo. Chiaramente non stiamo parlando di un cambio di strategia imminente ma dipenderà tutto dalla domanda di mercato relativa alla Stelvio e alla Giulia elettriche. Non dimentichiamo che negli anni scorsi era stato annunciato da parte della stessa Stellantis che Alfa Romeo si sarebbe contraddistinto per essere un marchio completamente elettrico entro il 2027.
La nuova dichiarazione dell’ex CEO lascia dunque intendere che il futuro della produzione di Alfa Romeo dipenderà dalla richiesta del mercato. Un numero minimo di vendite della Stelvio e Giulia in versione elettrica potrebbero portare ad una versione con motore a combustione anche oltre il 2027.
Come accennato in apertura, sono ormai tanti i costruttori che baseranno le strategie future in base alle richieste degli utenti e, dunque, del mercato. Non ci resta che attendere ulteriori novità per capire meglio cosa deciderà di fare la casa automobilistica italiana.