La Ferrari F80 rappresenta il perfetto connubio tra meccanica, aerodinamica, innovazione e design. La nuova supercar di Maranello è la più potente di sempre e ingloba il meglio della tecnologia del Cavallino Rampante prendendo spunto dal mondo stradale e da quello delle corse.
Il propulsore ibrido permette di ottenere prestazioni inedite per le vetture di Maranello. I fortunati proprietari potranno godere dell’iconica esperienza di guida Ferrari e di una supercar sviluppata intorno al suo pilota.
Al fine di poter dare sfogo ai 1.200 CV e poter sviluppare le massime performance, la F80 dovrà essere guidata in pista in condizioni di sicurezza. I piloti potranno scegliere tra le varie mappature presenti sull’eManettino, come tutte supercar ibride plug-in del Cavallino Rampante.
Ferrari F80 può contare su un innovativo sistema che permette di estrarre le massime prestazioni su ogni circuito
Le modalità di guida disponibili sono: ‘Hybrid’, ‘Performance’ e ‘Qualify’ mentre manca la modalità eDrive in quanto non è prevista la possibilità di muoversi in modalità full-electric. Con la modalità ‘Hybrid’ sarà possibile massimizzare la comodità alla guida in quanto la vettura sarà efficiente e fruibile in ogni condizione. La reattività sarà sempre quella tipica Ferrari ma verrà privilegiato il recupero e il mantenimento di energia.
Spostando il manettino su ‘Performance’, la vettura si setterà automaticamente per garantire elevate prestazioni per il lungo periodo, esattamente come avviene durante gli stint di gara. Infine, la modalità ‘Qualify’ è quella che drasticamente modifica il comportamento della vettura. Attivando questa modalità verranno regolati i parametri di performance gestendo erogazione, trazione, sospensioni al massimo delle possibilità.
Inoltre, Ferrari ha introdotto un sistema unico nel suo genere denominato Boost Optimization. Quando si attivano le modalità Performance e Qualify, i sistemi integrati della supercar riconosceranno il circuito sul quale si sta guidando e sbloccheranno prestazioni extra.
Queste performance aggiuntive si otterranno nei punti della pista in cui è possibile spingere di più. Infatti, i piloti dovranno prima effettuare un giro di ricognizione del tracciato per permettere alla vettura di riconoscere curve e rettilinei. In seguito, in base ai dati raccolti, verrà gestita l’erogazione della potenza per ottenere un incremento prestazionale.