L’ultimo Indice globale delle minacce di Check Point Software Technologies ha evidenziato una nuova preoccupante tendenza. Secondo quanto riportato sembra che di recente i cybercriminali stiano adottando una nuova strategia che comprende l’uso dell’intelligenza artificiale. L’AI, infatti, verrebbe utilizzata per sviluppare malware sempre più sofisticati.
Nello specifico, i ricercatori hanno scoperto che i cybercriminali stanno utilizzando l’intelligenza artificiale per sviluppare script malevoli. Un caso emblematico è “AsyncRAT” che si è posizionato al decimo posto nella classifica delle minacce più diffuse. Quest’ultimo viene diffuso cono tecniche di smuggling HTML. AsyncRAT sfrutta il codice VBScript dannoso per installare un trojan ad accesso remoto.
L’intelligenza artificiale usata per compromettere la sicurezza online
L’uso dell’AI da parte dei cybercriminali rappresenta un punto di svolta preoccupante. L’avanzare dell’intelligenza artificiale nelle tecniche di attacco deve spingere le diverse organizzazioni ad intervenire senza perdere tempo. Il loro obiettivo deve essere quello di ideare strategie di sicurezza proattive. Inoltre, dovranno formare i propri team per fronteggiare le nuove minacce.
Inoltre, il report pubblicato evidenzia come i settori più colpiti siano quelli dell’istruzione/ricerca, quelli legati alla sanità e all’ambito del governo/militare. Ciò non fa che accrescere le preoccupazioni sulla sicurezza dei dati sensili. Il colpire servizi essenziali mette ulteriormente in pericolo gli utenti coinvolti e le istituzioni prese di mira.
L’arrivo dell’intelligenza artificiale negli attacchi sottolinea l’urgenza di un intervento multifaceted alla cybersecurity da parte di tutte le organizzazioni. Per agire in tal senso non solo dovranno essere introdotte nuove soluzioni tecnologiche avanzate, ma bisognerà investire sulla formazione. Essere consapevoli sugli sviluppi del settore di attacco può preparare i team di esperti a fronteggiare più facilmente le nuove minacce che emergono.
Solo con un impegno costante e collettivo sarà possibile fronteggiare i nuovi pericoli che circolano in rete, tra cui spiccano quelli guidati dall’intelligenza artificiale. In questo modo sarà possibile proteggere l’integrità dei sistemi informatici e la sicurezza degli utenti online.