Le informazioni trapelate fanno intendere che il chipmaker di San Diego intende capire le policy della nuova amministrazione prima di prendere una decisione a riguardo. In particolare, viene fatto riferimento alle relazioni USA–Cina e alle regole sulla concorrenza. Fattori che, se cambiassero, potrebbero condizionare l’intero settore.
Il settore del chipmaking è uno dei più influenti nell’economia globale. Per questo motivo è comprensibile la decisione di Qualcomm di attendere per poter procedere dopo aver ottenuto una panoramica dettagliata dei prossimi sviluppi.
Riguardo ai fattori che maggiormente potranno avere un impatto sulla decisione finale, la Cina rappresenta un ostacolo cruciale. D’altronde, il mercato cinese risulta fondamentale per Qualcomm quanto per Intel. Un ulteriore dettaglio è il supporto dell’amministrazione
degli Stati Uniti. A tal proposito, Intel è un soggetto importante nella strategia statunitense attuata per strappare la supremazia dell’Asia sul settore dei semiconduttori. Al momento, Qualcomm sembra aver ricevuto un primo feedback positivo da parte delle autorità statunitensi sulla possibilità di una fusione dell’azienda con Intel. D’altronde si parla di due colossi americani.Le elezioni si terranno ad inizio novembre. Mentre il presidente si insidierà alla Casa Bianca due mesi dopo. Ciò significa che non si otterranno primi sviluppi sulla questione prima del mese di gennaio del prossimo anno. Tale periodo di attesa potrebbe rappresentare un vantaggio per Qualcomm. Infatti, con il tempo le azioni di Intel potrebbero scendere ulteriormente. D’altronde, secondo gli analisti, il rapporto trimestrale potrebbe presentare ulteriori perdite pari ad un miliardo di dollari. Non resta che attendere i prossimi mesi per scoprire quale sarà la decisione definitiva di Qualcomm.