Uber ha recentemente lanciato un nuovo servizio in Italia: l’Uber for Teens. Attualmente disponibile a Milano e Roma, questo servizio mira a rendere il trasporto più accessibile per i ragazzi tra i 14 e i 17 anni, con l’intenzione di espandersi in altre città dove opera Uber Black. Ma cosa rende davvero interessante questa novità? La possibilità per i giovani di richiedere autonomamente corse, mantenendo comunque un controllo da parte dei genitori.
Immaginate un adolescente che ha bisogno di spostarsi per un’attività dopo scuola. Con Uber for Teens, può semplicemente aprire l’app e richiedere un passaggio, ma non è solo un viaggio qualsiasi. L’app include funzioni di sicurezza avanzate che offrono tranquillità ai genitori. Tra queste, spiccano la verifica del PIN, il monitoraggio in tempo reale e avvisi in caso di eventi imprevisti. C’è anche un pulsante di emergenza che i ragazzi possono utilizzare in caso di necessità. Queste misure rimangono attive per tutta la durata del viaggio, creando un supporto costante.
Ma come funziona esattamente? I ragazzi devono creare un account sull’app, ma non possono farlo da soli. Devono essere invitati dai genitori o dai tutori legali attraverso il profilo familiare. Dopo che i genitori aggiungono il giovane al loro profilo, il ragazzo può scaricare l’app e accettare l’invito. Una volta registrato, e dopo aver completato un’attività di sicurezza obbligatoria, il giovane è pronto per iniziare a usare il servizio
. È importante notare che solo gli autisti con valutazioni elevate e con esperienza possono accettare richieste di viaggio dai minorenni.Un altro aspetto interessante è la possibilità per i genitori di seguire i viaggi dei propri figli tramite l’app. Possono ricevere aggiornamenti in tempo reale, comprese informazioni dettagliate come il nome dell’autista e il modello dell’auto. La sicurezza viene ulteriormente garantita dalla verifica del PIN: prima di salire, il giovane deve fornire all’autista un codice univoco. Questo passaggio non solo aggiunge una sicurezza extra, ma assicura anche che il ragazzo salga sull’auto giusta.
E se dovessero sorgere problemi? I genitori possono contattare l’autista in qualsiasi momento durante il viaggio e hanno accesso al centro assistenza per la sicurezza di Uber. Inoltre, grazie alla funzione RideCheck, l’app monitora il percorso e segnala eventuali anomalie, come deviazioni o fermate improvvise. Con questa iniziativa, Uber non solo si propone di offrire un servizio di trasporto più sicuro, ma cerca anche di rendere la mobilità per le famiglie italiane più semplice e serena. È un passo interessante verso un futuro in cui i ragazzi possono muoversi con maggiore indipendenza, senza mettere in secondo piano la sicurezza.