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USA lanciano finanziamenti da 900 milioni per reattori modulari

Gli Stati Uniti hanno dato il via ufficialmente alle domande per finanziamenti che possono arrivare fino a 900 milioni di dollari, destinati a supportare l’implementazione della tecnologia nucleare basata su piccoli reattori modulari (SMR) a livello nazionale. Questa tecnologia, sempre più al centro dell’attenzione, sta guadagnando terreno anche grazie agli annunci di importanti aziende tecnologiche come Google, Oracle e Amazon, che intendono utilizzare piccoli reattori per alimentare i loro data center nel Paese.

 

La nuova era dei piccoli reattori nucleari

L’amministrazione Biden considera l’energia nucleare un elemento cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico, in quanto produce elettricità praticamente priva di emissioni. Il governo statunitense ha espresso l’intenzione di triplicare la capacità nucleare nazionale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni.

A differenza dei tradizionali impianti nucleari, i piccoli reattori modulari sono progettati in modo più semplice e possono essere adattati in base alle esigenze di domanda. Tuttavia, la tecnologia rimane oggetto di dibattito

. I sostenitori affermano che gli SMR sono intrinsecamente più sicuri e più economici, poiché possono essere costruiti in fabbrica piuttosto che in loco. Attualmente, però, negli Stati Uniti non esiste ancora un SMR commerciale in funzione.

D’altra parte, i critici avvertono che la gestione degli SMR potrebbe risultare più costosa rispetto ai reattori più grandi, a causa della difficoltà nel raggiungere economie di scala. Inoltre, come i reattori più grandi, anche gli SMR generano scorie radioattive a lungo termine, per le quali non esiste un deposito finale nel Paese.

I finanziamenti previsti dall’amministrazione Biden derivano dalla legge sulle infrastrutture del 2021 e saranno distribuiti in due fasi. Fino a 800 milioni di dollari saranno destinati a premi basati su traguardi per supportare team pionieristici di aziende di servizi, fornitori di reattori e altri. I restanti 100 milioni di dollari serviranno per incentivare ulteriori implementazioni degli SMR, affrontando le lacune che attualmente ostacolano l’industria nucleare nazionale.

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Pubblicato da
Margherita Zichella