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Piemonte, esenzione bollo auto ibride: non più 5 anni

Dal primo gennaio 2025, chi acquisterà un’auto ibrida benzina-elettrico in Piemonte dovrà affrontare costi più alti. La Regione ha deciso che l’esenzione totale del bollo auto per i primi cinque anni non sarà più applicabile. Invece, i nuovi proprietari di ibride pagheranno il 50% della tassa nei primi cinque anni, e il 100% dal sesto anno. Questa misura porterà nelle casse regionali oltre 4 milioni di euro ogni anno. Ma come si giustifica questa decisione? E soprattutto, come reagiranno i potenziali acquirenti?

Le auto ibride finora godevano di un’esenzione completa dal bollo auto, ma solo se la potenza del motore termico non superava i 100 kW. Un incentivo che, secondo molti, aveva reso l’acquisto di queste vetture più accessibile. Ora, con l’eliminazione dell’esenzione totale, si teme un possibile rallentamento nelle vendite di auto elettrificate, proprio quando il settore dell’automotive si trova già in difficoltà.

Razioni alla decisione sul bollo auto

Non sorprende che la decisione abbia scatenato polemiche. Secondo le opposizioni, si tratta di un modo per “fare cassa” a spese dei cittadini, scoraggiando un settore in crescita. Carlo Alberto Jura

, presidente di Spazio Group e vicepresidente di Federauto, ha espresso preoccupazione. Ha paura di un possibile impatto negativo su un comparto già in crisi. Per anni, l’esenzione completa del bollo auto era stata vista come uno strumento chiave per incentivare l’acquisto di auto ibride. Era il “là” che ha spinto molti a tener conto di queste vetture, considerate una via di mezzo tra le tradizionali auto a benzina e i veicoli completamente elettrici.

Ma come risponderanno i consumatori? Il settore automobilistico è già sotto pressione. Adesso potrebbe essere ulteriormente penalizzato. L’acquisto di un’auto ibrida, con costi di gestione ridotti grazie all’esenzione del bollo, era un’opzione interessante per molti. Ora, con il taglio degli incentivi, questa attrattiva potrebbe svanire. La Regione Piemonte, dal canto suo, difende la scelta come una misura necessaria per far fronte alle esigenze di bilancio. Ma sarà sufficiente per mantenere la fiducia degli automobilisti? O si rischia di bloccare la transizione verso auto più ecologiche? L’impatto di questa decisione si vedrà nei prossimi mesi, quando entreranno in vigore le nuove regole.

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Pubblicato da
Rossella Vitale