A fine settembre, come promesso, il codice è stato pubblicato su GitHub, ma con una licenza piuttosto restrittiva. La “Winamp Collaborative License” (WCL), versione 1.0.1, consente infatti agli sviluppatori di apportare modifiche al codice, ma ne vieta la ridistribuzione da parte di terzi. Dettaglio che riserva a Winamp/Llama Group l’esclusivo controllo sugli sviluppi futuri.
Tali limitazioni non hanno però impedico al codice di essere “forkato” oltre 2.600 volte. Numerosi sviluppatori indipendenti hanno, infatti, copiato e modificato il codice, cercando di apportare contributi autonomi
al progetto.Inoltre, l’analisi dettagliata del codice sorgente ha evidenziato diverse problematiche. È importante ricordare che sono passati decenni dallo sviluppo originale di Winamp. Nel frattempo, il mondo della programmazione è profondamente cambiato. Molti degli strumenti e delle tecniche utilizzati nel codice risultano ormai obsoleti.
Inoltre, il rilascio del codice sembra essere stato fatto in modo affrettato e senza una revisione approfondita. In aggiunta, alcuni file critici sono stati rimossi in modo scorretto, il che ha permesso agli utenti più esperti di continuare ad accedervi tramite GitHub.
La presenta di tali ostacoli non sembra aver fermato Llama Group. Sembra, infatti, che quest’ultima ha progetti ambiziosi per il futuro di Winamp, con piani per due importanti aggiornamenti del software ogni anno. Inoltre, è stato evidenziato anche lo sviluppo di “Winamp for Creators“, una piattaforma destinata agli artisti e alle case discografiche per gestire distribuzione, licenze e la monetizzazione. Eppure, ad oggi, l’intero repository di Winamp è stato rimosso da GitHub. Al momento, Llama Group non ha ancora fornito dichiarazioni ufficiali sull’accaduto.