X ha recentemente annunciato un’importante modifica alla sua politica sulla privacy, che entrerà in vigore il 15 novembre 2024. Uno dei cambiamenti più importanti riguarda la possibilità di condividere i dati degli utenti con “collaboratori terzi” per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale. Questa nuova disposizione potrebbe segnare una svolta significativa per la piattaforma, con implicazioni sia per gli utenti che per il mercato tecnologico.
Secondo quanto riportato dall’azienda, i dati degli utenti, se condivisi, potranno essere utilizzati per scopi diversi da quelli strettamente previsti dalla politica sulla privacy di X. Tra questi, vi è l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale, inclusi quelli generativi. Sebbene sia prevista la possibilità di rinunciare a questa condivisione, al momento non è ancora chiaro come gli utenti potranno effettivamente esercitare tale opzione. La piattaforma non ha ancora implementato uno strumento specifico nelle impostazioni per disattivare la condivisione dei dati, quindi si attendono ulteriori dettagli e chiarimenti da parte della società.
Questa nuova politica potrebbe aprire la strada a collaborazioni commerciali aziende terze possono pagare per ottenere la licenza sui dati degli utenti. Un accordo del genere rappresenterebbe una nuova fonte di entrate per X, che negli ultimi tempi ha registrato un calo di interesse da parte dei principali inserzionisti. simili a quelle già viste su piattaforme come Reddit, dove
Oltre alla revisione della politica sulla privacy, X ha annunciato anche un aggiornamento dei suoi termini di servizio. In particolare, saranno introdotte sanzioni più severe per chiunque venga sorpreso a estrarre dati in modo automatizzato (scraping) su grandi quantità di post. La nuova clausola prevede una penale di 15.000 dollari per coloro che visualizzano o accedono a più di un milione di post al giorno.
In passato, Elon Musk aveva già giustificato azioni controverse, come il blocco temporaneo della visualizzazione dei tweet per gli utenti non loggati e la decisione di mettere l’API di X dietro un paywall. Questi nuovi provvedimenti sembrano confermare una strategia volta a tutelare i dati della piattaforma e a generare nuove forme di ricavo.