Con la Neue Klasse, BMW punta a creare un linguaggio tutto suo di design che sia coerente e che accomuni perfettamente tutti i modelli futuri. A prescindere dal tipo di propulsione le auto prodotte avranno linee e stile simile. Perché tale decisione? La società vuole per prima cosa creare un’estetica avanguardistica, sia che si tratti di veicoli elettrici, ibridi o a combustione interna. Il suo design sarà la sua firma, il suo tratto distintivo. Questo approccio riflette, inoltre, una strategia chiara e cioè semplificare la scelta dei consumatori. In che modo? Dando priorità a esperienza utente e identità di marca.
Ma questa coerenza stilistica BMW sarà un vantaggio per i clienti o potrebbe appiattire la gamma rendendola troppo simile e poco attraente? Adrian van Hooydonk, direttore del design del Gruppo BMW, ha affermato che l’uniformità permetterà ai clienti di concentrarsi sulla scelta del motore. Fermandosi sul motore non dovranno però quindi rinunciare a un’estetica moderna e funzionale.
L’unificazione come segnale di forza per BMW
La Neue Klasse non è solo un’operazione di design. BMW sta creando una visione futuristica che si esprimerà attraverso tutte le sue vetture. Le proporzioni dei veicoli potranno variare leggermente, ma la coerenza visiva sarà garantita. Una mossa che darà forza all’identità del marchio. Il display head-up BMW Panoramic Vision, insieme all’uso di materiali riciclati, sono esempi di come tecnologia e sostenibilità diventeranno centrali.
Quale sarà il risultato finale? Una gamma di veicoli che, sebbene alimentati da diverse soluzioni, offriranno la stessa esperienza di guida. Il debutto di questa nuova linea arriverà con la BMW iX3 elettrica nel 2025, seguita dalla berlina Vision Neue Klasse. Anche modelli tradizionali come la BMW X5 abbracceranno il nuovo design, con varianti elettriche, ibride e a combustione interna. La decisione di applicare questo approccio a tutti i suoi modelli, indipendentemente dalla motorizzazione, sembra destinata a influenzare il settore automobilistico per gli anni a venire. Non sarà forse questa la nuova regola? Altre aziende ne seguiranno l’esempio?