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Google prepara un’app Terminal Linux nativa per Android

Google sta lavorando a una nuova app Terminal per Android, che permetterà di eseguire Debian Linux direttamente sul sistema operativo mobile. Questa novità, individuata all’interno del codice dell’Android Open Source Project (AOSP), sembra destinata a cambiare il modo in cui gli sviluppatori utilizzano i propri smartphone. La nuova applicazione sfrutterà l’Android Virtualization Framework (AVF) per creare un ambiente sicuro in cui eseguire comandi Linux su dispositivi Android.

L’app Terminal, attualmente nelle prime fasi di sviluppo, sarà integrata nelle impostazioni di Android attraverso un’opzione chiamata “Linux terminal”. Gli utenti potranno utilizzarla per scaricare, configurare ed eseguire una macchina virtuale Debian. Tra le funzionalità previste ci saranno il ridimensionamento del disco, il port forwarding e il recupero delle partizioni, opzioni che saranno utili sia su smartphone che su tablet e Chromebook.

 

Google prepara un’app Terminal Linux nativa per Android

A differenza del sottosistema Linux su ChromeOS, che può essere utilizzato anche dagli utenti finali per eseguire programmi desktop, l’app Terminal per Android sarà rivolta principalmente agli sviluppatori. Questi potranno utilizzare strumenti come Android Studio

direttamente sul proprio smartphone, facilitando lo sviluppo e il testing di applicazioni.

Al momento, non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte di Google su quando questa funzionalità verrà resa disponibile. Tuttavia, si ipotizza che l’app potrebbe essere lanciata insieme alla prossima versione del sistema operativo Android, prevista con Android 16. Un importante cambiamento per il futuro per quanto riguarda il dualismo Android/Linux, in questo modo l’utente si ritroverebbe ad avere la possibilità di programmare direttamente su smartphone, facilitando di molto la vita di coloro che sono soliti creare applicazioni per mobile. Come vi abbiamo scritto poco sopra, al momento attuale non ci sono dichiarazioni in merito da parte di Google stessa, ma resta comunque aperta la possibilità di assistere ad un importante cambiamento in merito, vi terremo aggiornati.

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