Il social network X, precedentemente noto come Twitter, ha recentemente aggiornato la sua Privacy Policy, consentendo a “collaboratori” esterni di utilizzare i dati degli utenti per addestrare i loro modelli di intelligenza artificiale, a meno che gli utenti non decidano di non partecipare. Questa modifica rappresenta un nuovo tentativo da parte di X di esplorare la licenza dei dati degli utenti come potenziale fonte di reddito, un approccio già adottato da altre piattaforme come Reddit e diverse organizzazioni mediatiche.
Il cambiamento arriva in un periodo in cui X cerca attivamente modi per generare entrate, specialmente dopo il ritiro di alcuni inserzionisti e il deludente risultato del servizio in abbonamento. La sezione aggiornata della Privacy Policy, dedicata alla “Condivisione delle informazioni“, chiarisce come i dati possono essere utilizzati e le modalità di partecipazione degli utenti. Se non si opta per l’esclusione, le informazioni fornite possono essere impiegate per scopi che vanno oltre quelli specificati nella policy, inclusa l’istruzione di modelli di intelligenza artificiale.
Questo nuovo regolamento entrerà in vigore il 15 novembre, e si prevede l’introduzione di un’opzione che consenta agli utenti di non partecipare a tale condivisione di dati. Al momento, le impostazioni sulla privacy permettono già di attivare o disattivare la condivisione dei dati con partner commerciali, sebbene questa opzione non includa espressamente i fornitori di intelligenza artificiale.
In un altro aggiornamento, X ha modificato le modalità di conservazione dei dati, stabilendo che le informazioni verranno mantenute per periodi variabili in base alle necessità legate ai prodotti, ai requisiti legali e alla sicurezza. È stato inoltre chiarito che i contenuti pubblici potrebbero continuare a esistere altrove anche dopo la loro rimozione da X, il che può influire sull’ingestione dei dati da parte dei fornitori di intelligenza artificiale.
Infine, X ha introdotto una nuova sezione nei Termini di servizio, stabilendo che qualsiasi organizzazione che estrae contenuti dalla piattaforma sarà ritenuta responsabile di eventuali danni, specificando sanzioni economiche per l’accesso non autorizzato a un elevato numero di post.