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Galaxy A36: sembra che Samsung abbia cambiato strategia

Come ben sappiamo Samsung dedica la medesima attenzione sia ai suoi modelli top di gamma che ai suoi modelli di fascia media e bassa, la prova più evidente è ad esempio la sua nuova politica di aggiornamenti che prevederà aggiornamenti maggiori di Android garantiti per sei anni anche sui device appartenenti a queste due fasce.

Dopo aver archiviato le pratiche inerenti i Galaxy S25 ora Samsung si sta concentrando sul suo prossimo device in arrivo stiamo parlando di Galaxy A36, un dispositivo medio di gamma che dovrebbe portare con sé tanta innovazione per questa fascia, la quale è stata confermata nelle ultime ore dal noto leaker OnLeaks chi ha diffuso dei render dettagliatissimi che ci permettono di notare alcuni dettagli prima sconosciuti e soprattutto scoprire una piccola rivoluzione in termini di design che il dispositivo porterà con sé sulla facciata posteriore.

 

Tante conferme e un cambiamento

il dispositivo in questione manterrà anteriormente quanto abbiamo visto con il suo predecessore, ma cambierà in modo importante la facciata posteriore del dispositivo, quest’ultimo non vedrà più il classico design a semaforo Per il comparto fotografico bensì assisteremo all’arrivo di un design a goccia con orientamento verticale delle fotocamere che sporgeranno per un totale di 2,2 mm

dalla scocca posteriore.

Per il resto, vedremo un lato sinistro completamente pulito, il lato superiore è occupato da due fori probabilmente dedicati ai microfoni per la soppressione dei frusci, lato destro con il tasto di accensione che probabilmente conferma la presenza di un sensore di impronte digitali sotto il display e in ultimo il lato inferiore che ospiterà la porta USB C, gli speaker audio e il carrellino per la nano Sim.

Per quanto riguarda invece il processore montato all’interno, Samsung ha preferito una soluzione Snapdragon a quella proprietaria Exynos, Il punteggio totalizzato su Geekbench lascia pensare a due possibili soluzioni Qualcomm, Snapdragon 7s Gen 2 e al più recente Snapdragon 6 Gen 3, due SoC a 4 nm

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Pubblicato da
Eduardo Bleve