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Meta AI: nuove funzionalità in arrivo su WhatsApp

Meta AI, il chatbot sviluppato da Meta, sta per arricchirsi di una nuova funzione che migliorerà l’interazione con gli utenti di WhatsApp. Chiamata “MetaAI Chat Memory“, questa tecnologia permetterà all’intelligenza artificiale di ricordare i dettagli delle conversazioni. Trasformando l’interazione in qualcosa di più personalizzato. Informazioni come preferenze alimentari, compleanni, hobby, allergie, titoli di libri e film preferiti potranno essere memorizzati. Così da rendere ogni futura conversazione più pertinente e su misura.

Novità Whatsapp: privacy e personalizzazione al centro

Questa nuova funzionalità è stata scoperta nella versione beta 2.24.22.9 di WhatsApp per Android. Anche se non ancora disponibile per tutti, alcuni dettagli emergono già dalle immagini condivise da WABetaInfo. In cui si nota la nuova sezione “Memory” nella scheda contatto di Meta AI. In questa sezione, l’utente potrà gestire in autonomia i dati raccolti, decidendo cosa aggiornare o eliminare. Sarà poi possibile chiedere esplicitamente al chatbot di memorizzare determinate informazioni.

Uno degli aspetti più importanti della “Meta AI Chat Memory

” è il controllo offerto alle persone. La gestione dei propri dati sarà semplice e immediata, permettendo di modificare o cancellare informazioni in qualsiasi momento. Ciò garantisce un’interazione sempre personalizzabile e in linea con le esigenze di privacy. In più, grazie a un comando dedicato, sarà possibile far memorizzare volontariamente al chatbot dei dettagli specifici. Rendendo l’esperienza ancora più su misura.

Questa novità si inserisce in una più ampia strategia di Meta per rendere l’intelligenza artificiale parte integrante delle interazioni quotidiane. Tra le recenti innovazioni, presentate durante l’evento Connect 2024, troviamo anche strumenti per creare selfie personalizzati e nuove funzionalità di editing. Anche se è ancora in fase di sviluppo, la “Chat Memory” potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui interagiamo con l’AI. Fino a renderla sempre più simile a un assistente personale. Ovviamente perché questo accada bisogna fare ancora un po’ di strada. Ma sicuramente il percorso è quello giusto.

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Pubblicato da
Ilenia Violante