La prossima settimana Apple rilascerà l’aggiornamento iOS 18.1 che, oltre alle prime funzionalità di “Apple Intelligence” negli USA, introdurrà anche un importante insieme di funzionalità avanzate per gli AirPods Pro 2, dedicate alla salute dell’udito. Aggiornato l’iPhone a iOS 18.1, gli utenti potranno accedere ad una nuova sezione dedicata agli AirPods Pro 2, dove troveranno l’opzione “Impostare la modalità apparecchio acustico” e “Effettuare un test uditivo”.
AirPods Pro 2, ecco come funziona il test uditivo
Il test dell’udito prevede l’invio di segnali acustici a varie frequenze e volumi in ciascun orecchio, chiedendo all’utente di rispondere a determinati stimoli. L’intero processo dura circa 5 minuti e produce un audiogramma che evidenzia le aree in cui l’udito è forte e quelle in cui è più debole. I risultati vengono poi memorizzati nell’app Salute, permettendo agli utenti di regolare le impostazioni audio degli AirPods. Il test uditivo di Apple è stato progettato in modo da evitare che l’utente possa prevedere i suoni riprodotti. Le frequenze vengono riprodotte in momenti casuali e nessun test è uguale all’altro. Si parte con l’orecchio sinistro ed è normale non sentire alcun suono per diversi secondi durante il test. In aggiunta alla funzione di apparecchio acustico, iOS 18.1 introduce anche una protezione dell’udito più avanzata. Gli AirPods Pro 2, infatti, controllano continuamente l’ambiente dell’utente, riducendo l’impatto dei rumori forti. Le prime impressioni confermano che queste nuove funzionalità rappresentano un significativo miglioramento per chiunque voglia prendersi cura del proprio udito. Apple ha rivelato, infatti, un dato preoccupante, ovvero che l’80% degli adulti negli USA non ha controllato l’udito negli ultimi cinque anni. La possibilità di eseguire un test dell’udito direttamente dall’iPhone, in modo rapido e semplice, rappresenta un modo sicuro e pratico per invertire questa errata abitudine. Inoltre anche Siri sarà capace di generare risposte rapide grazie all’integrazione con ChatGPT, anche se questa funzionalità sarà introdotta in un aggiornamento successivo.