Un team di scienziati cinesi ha fatto parlare di sé di recente, annunciando di aver creato il magnete resistivo più potente al mondo, in grado di generare un campo magnetico stabile di 42,02 Tesla. Per dare un’idea, questo campo è più di 800.000 volte più forte di quello terrestre, e segna un passo davvero importante nella ricerca sui campi magnetici ad alta intensità. Il magnete è stato sviluppato presso il Laboratorio di Campi Magnetici Elevati dell’Accademia Cinese delle Scienze, ed è il frutto di quasi quattro anni di lavoro intenso. L’obiettivo era superare il precedente record di 41,4 Tesla, stabilito dal Laboratorio Nazionale di Campi Magnetici Elevati degli Stati Uniti nel 2017, e ci sono riusciti.
Ma perché creare un magnete così potente? Beh, dietro c’è sempre la curiosità scientifica. Si tratta di uno strumento essenziale per esplorare proprietà nascoste di materiali avanzati, come i superconduttori, che potrebbero rivoluzionare diversi settori. Il potere di questi campi magnetici intensi sta proprio nel migliorare la precisione delle misurazioni, permettendo di osservare fenomeni che, con magneti meno potenti, resterebbero invisibili. È come avere una lente d’ingrandimento molto più potente per studiare i segreti della materia.
Ora, nonostante i magneti resistivi non siano esattamente una novità tecnologica rispetto ai più moderni magneti ibridi o superconduttori, rimangono comunque molto utili, soprattutto per la loro durata e versatilità. Il problema principale? Il consumo energetico. Per raggiungere il record di 42,02 Tesla, questo magnete ha richiesto 32,3 megawatt di elettricità, un dato impressionante che mette in luce una sfida importante per il futuro: come sviluppare magneti ancora più potenti ma con un dispendio energetico minore?
In questo senso, la ricerca non si ferma qui. Infatti, nel 2019, un team statunitense ha già sviluppato un piccolo magnete superconduttore capace di raggiungere brevemente un campo di 45,5 Tesla, e anche i cinesi stanno lavorando a un magnete ibrido che potrebbe arrivare a 55 Tesla. Il risultato ottenuto in Cina non è solo un record da Guinness dei primati, ma apre anche nuove prospettive per la ricerca in fisica della materia condensata. Potrebbe essere l’inizio di scoperte che potrebbero cambiare il nostro modo di intendere la scienza e la tecnologia, con applicazioni che ancora non possiamo immaginare del tutto.