Valeo e Mahle hanno stretto una partnership per sviluppare motori elettrici senza magneti. Questi dovrebbero avere potenze comprese tra 220 e 350 kW. Il loro lavoro cerca di introdurre sul mercato una tecnologia che potrebbe completamente cambiare i veicoli elettrici, almeno quelli di fascia alta. Il progetto si basa su una tecnologia già utilizzata da marchi come Renault e BMW. Tale tecnologia è quella delle macchine sincrone a eccitazione elettrica (EESM). Questa soluzione, a differenza dei motori più tradizionali, genera il campo magnetico attraverso bobine anziché magneti permanenti.
In particolare, Mahle si occuperà dello sviluppo dei rotori senza magneti. La società utilizza la sua tecnologia “Mahle Contactless Transmitter” (MCT). Valeo, invece, si concentrerà sul controllo del motore e sull’inverter. Le due aziende puntano a creare una soluzione all’avanguardia che non solo offra migliori prestazioni. I loro motori potrebbero infatti anche ridurre di molto le emissioni di CO2. Ma sarà sufficiente per imporsi su un mercato in continua evoluzione?
Vantaggi dei nuovi motori senza magneti
Il nuovo sistema sviluppato da Valeo e Mahle, chiamato “iBEE” (Inner Brushless Electrical Excitation), cerca dunque di ridurre le emissioni di CO2. Di quanto? Del 40% rispetto ai tradizionali motori a magneti permanenti (PSM). Tale riduzione è resa possibile proprio dall’eliminazione dei magneti. Questi infatti richiedono l’uso di materiali rari e processi ad alto impatto ambientale. Il progetto, poi, prevede anche l’introduzione di un nuovo sistema di raffreddamento. Con esso le società dovrebbero riuscire a mantenere alte prestazioni senza surriscaldamenti.
I primi test su prototipi dovrebbero essere completati entro la fine di quest’anno. Prima di quanto crediamo, potrebbe esserci una svolta per l’intera industria automobilistica. I risultati? Valeo prevede anche un aumento della potenza del 30% rispetto ai motori attualmente in uso. Le due aziende vogliono far diventare questa tecnologia una realtà commerciale entro pochi anni, rivolgendosi in particolare al mercato dei veicoli elettrici di lusso. Riuscirà questa collaborazione a spingere le auto elettriche verso un futuro più sostenibile e competitivo? I prossimi mesi saranno decisivi.