Quando si parla di auto elettriche spesso le attenzioni di tutti sono rivolte ad una componente, la batteria, quest’ultima risulta da sempre l’oggetto che maggiormente è sotto l’attenzione degli ingegneri dal momento che migliorarlo consente di aumentare in maniera importante l’autonomia delle vetture, nonostante ciò però anche le altre componenti hanno dei team di sviluppo dedicati che si occupano della loro evoluzione, ovviamente tra questi spicca anche il motore, tante aziende sono infatti al lavoro sui motori elettrici per cercare di migliorarne l’efficienza e le prestazioni, tra queste spiccano Valeo e MAHLE hanno annunciato una nuova partnership per lo sviluppo di un nuovo assale senza magneti.

 

Il progetto

Nel dettaglio stiamo parlando di un sistema EESM (externally excited synchronous motors) che verrà montato in vetture di segmento superiore in grado di erogare una potenza di picco compresa tra 220 kW e 350 kW.

Per questo progetto Valeo ha collaborato inizialmente con Renault poiché gli obiettivi erano principalmente due, ottenere un nuovo sistema tutto in in uno con un nuovo statore che consentisse un aumento della densità potenza pari al 30% grazie soprattutto ad un nuovo sistema di raffreddamento e la riduzione dell’impronta di carbonio della medesima percentuale, la soluzione è stata trovata nella collaborazione con MAHLE, la quale fornirà i progetti del rotore senza magneti basati sulla sua tecnologia MAHLE Contactless Transmitter (MCT).

In parole povere, quest’ultimo sistema consente di costruire sistemi di trasmissione a rotore senza magneti permanenti, il campo magnetico dunque non è generato da bobine a contatto e consente di evitare l’utilizzo di terre rare all’interno delle automobili, elemento che abbatte enormemente sia i costi di produzione, sia quelli di smaltimento sia le emissioni di CO2 all’interno delle fabbriche di produzione.

si tratta dunque di un passo fondamentale all’interno di un contesto che si sta evolvendo in favore della sostenibilità, dinamica molto delicata, soprattutto per quanto riguarda le auto elettriche che utilizzano elementi molto rari e inquinanti all’interno delle loro batterie e dei loro motori.

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