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Google Keep, potrebbero esserci nuovi sfondi, modalità di scrittura e altro

Google Keep sta abbandonando il suo classico approccio alla creazione delle note, per favorire un’esperienza più ampia e diversificata. Tra le principali novità che potrebbero arrivare c’è quella che riguarda, con il pulsante FAB rinnovato, la possibilità di scegliere tra testo semplice, un elenco con caselle di controllo, una nota basata su immagini e una nota creata tramite la modalità di scrittura a mano. A proposito di quest’ultima funzionalità citata, dovrebbe esser applicabile in maniera ottimale sia con i tablet, sia con i dispositivi che utilizzano un pennino o tramite il dito.

Google Keep, scrittura a mano e molte altre novità

L’aspetto più significativo è che nella modalità di scrittura a mano è possibile aggiungere i blocchi, le immagini e gli altri elementi personalizzabili. La modalità di scrittura a mano, naturalmente, rappresenterà a tutti gli effetti qualcosa di diverso e separato rispetto alle note che già nella versione attuale di Google Keep possiamo trovare. Le due modalità saranno differenti tra loro e sarà possibile scegliere tra l’attuale interfaccia di disegno

e la nuova, la quale consente di inserire immagini nelle note, ma anche di ridimensionarle, tagliarle e spostarle all’interno di esse. Per quanto riguarda la differenza grafica, per ora, la novità riguarda la posizione del titolo, che si trova in alto nelle note scritte a mano, mentre è in basso nelle note della versione classica. Inoltre dovrebbero essere aggiunti nuovi sfondi e la possibilità di esportare le note create con la nuova modalità di scrittura a mano anche come PDF, al contrario delle note disegnate che possono essere condivise solo ed esclusivamente come immagini. Infine il supporto alle immagini inserite sarà molto più avanzato, dato che ci sarà un tool integrato per il ritaglio e si potranno posizionare dove si preferisce nel corpo della nota. Sono attese delle novità per ciò che riguarda Google Keep, che presentano alcuni dettagli molto interessanti rispetto alla vecchia versione.
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Pubblicato da
Edoardo Cafaro