Gli “agenti virtuali” di Microsoft possono svolgere diverse attività di solito gestire da dipendenti umani. Come, ad esempio, possono occuparsi del servizio clienti fruttando chatbot intelligenti e automatizzare il supporto IT. E non è tutto. Avranno anche la capacità di generare risposte specifiche per e-mail e procedure operative.
Il sistema può occuparsi anche di formare i nuovi dipendenti. Gli agenti possono analizzare dati HR, gestire prenotazioni e programmare riunioni. Come funzionano i nuovi agenti virtuali di Microsoft? Il sistema utilizza un ambiente low-code. Tale sistema permetterà alle aziende di creare, con un’interfaccia grafica, dei veri e propri assistenti.
È possibile anche accedere ad agenti pre-costruiti da utilizzare come base di partenza. Con ciò è compreso anche il servizio Dynamics 365
arricchito con dieci agenti che sono stati appositamente specializzati in diverse mansioni.Al momento la funzione verrà testata in versione beta. L’anteprima pubblica sarà invece disponibile a partire dal mese di novembre. I primi risultati che sono stati ottenuti dai test delle prime compagnie hanno evidenziato come i tempi di lavoro si sono letteralmente dimezzati. Un vantaggio particolarmente utile per molte aziende. Nonostante tale evidente vantaggio, sono state però mosse diverse critiche.
Marc Benioff, CEO di Salesforce, ad esempio ha dichiarato di essere piuttosto perplesso sul nuovo sistema di Microsoft. Nel dettaglio, secondo quanto detto dal CEO i test svolti non hanno rispecchiato le aspettative sorte per quanto riguarda la reattività degli agenti e l’accuratezza del lavoro.
Nel frattempo, Microsoft ha dichiarato che il suo progetto non ha lo scopo di sostituire i lavoratori umani. Il suo reale obiettivo è di automatizzare i lavori ripetitivi e noiosi. In questo modo sarà possibile concentrarsi su attività di più alto livello.