Dopo un anno di lavori e polemiche, il nuovo Codice della Strada è finalmente pronto per diventare legge. La Commissione Trasporti del Senato ha dato l’ok definitivo, senza modifiche rispetto al testo della Camera. Ora manca solo il voto finale in Aula, previsto prima della fine dell’anno. Sarà l’inizio di una vera rivoluzione per chi si mette al volante? Tra le novità più discusse, spicca l’inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe. Chi verrà sorpreso con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l dovrà rispettare l’alcol zero per due o tre anni. Inoltre, per il nuovo Codice, sarà anche obbligato a utilizzare veicoli dotati di alcolock, il dispositivo che blocca l’auto se si è bevuto troppo. Pene più severe anche per chi usa lo smartphone al volante. Un esempio? Patente sospesa immediatamente per almeno una settimana se si hanno meno di 20 punti. Basterà a fermare chi è solito non rispettare tali regole?
Le nuove regole toccano anche i neopatentati. Finisce il vecchio limite di un anno: ora non potranno guidare auto potenti per tre anni. Questo significa addio alla guida di veicoli con potenza superiore a 75 kW/t fino a quando non si avrà maggiore esperienza. Lo stesso limite di potenza si applica anche a auto elettriche o ibride. Novità anche per i monopattini: casco obbligatorio per tutti, inclusi i maggiorenni. Ma non è tutto. Ora diventerà necessaria un’assicurazione e ogni monopattino dovrà avere una propria targa per il riconoscimento. La strada riuscirà ad essere così più sicura? Chissà. Per i motociclisti, intanto, arriva la possibilità di entrare in autostrada con moto da 120 cc, ma solo per i maggiorenni. Se la riforma verrà approvata entro l’anno, il nuovo Codice della Strada introdurrà dunque regole più stringenti su sicurezza e responsabilità. Questo sarà sufficiente a migliorare la mobilità?