Spotify

Spotify ha da poco introdotto una nuova funzionalità, attualmente in fase beta. Quest’ ultima consente agli utenti di personalizzare le copertine delle proprie playlist grazie a un editor di collage presente nell’app stessa. Questa novità è disponibile sia per i clienti gratuiti che per quelli Premium. Essa permette di creare copertine uniche direttamente dall’applicazione mobile, sia su iOS che su Android. Tra le opzioni creative offerte ci sono la possibilità di caricare foto personali, scegliere stili di testo personalizzati con il font “Spotify Mix“. Ma anche selezionare colori di sfondo e applicare effetti di mascheratura sulle immagini.

Spotify: un approccio più interattivo rispetto alla concorrenza

Per sviluppare questa funzione, Spotify ha collaborato con artisti di fama internazionale. Tra cui Ugly Primo, che ha creato la copertina dell’album “Un Verano Sin Ti” di Bad Bunny. Oppure eCey Adams, noto per il suo lavoro con The Notorious B.I.G e Beastie Boys. Oltre agli effetti di stratificazione e la possibilità di ruotare o ridimensionare le foto, sarà possibile aggiungere sticker esclusivi creati da questi artisti. Questa funzionalità però presenta ancora alcune limitazioni. Ad esempio non è possibile salvare bozze o modificare le copertine una volta create.

A differenza di YouTube Music, che ha lanciato una funzione simile basata sull’intelligenza artificiale con temi predefiniti, Spotify ha scelto un approccio diverso. Esso sembra privilegiare l’interazione creativa diretta degli utenti. L’azienda, infatti, ha puntato su un’esperienza più coinvolgente. Affidandosi al contributo di veri artisti per la creazione di circa 40 sticker originali da utilizzare nelle copertine. Ciò dimostra l’impegno dell’ azienda a promuovere la vera creatività.

Attualmente, questa funzionalità è disponibile solo in alcuni paesi anglofoni. Quindi per gli italiani ci sarà ancora da attendere. Per utilizzarla, basterà aprire una playlist esistente, toccare l’icona dei tre puntini e selezionare l’opzione “Crea copertina”. Non ci resta che vedere se ciò sarà apprezzato e se arriverà anche nel nostro Paese.

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