News

Auto elettriche cinesi: esportate 60.000 unità per aggirare i dazi

L’imposizione dei dazi sulle auto elettriche cinesi punta a tutelare il mercato automobilistico locale ed evitare, dunque, che possa frenare l’industria europea. Davanti ad una tale prospettiva, non mancano però alcune azioni da parte della Cina. Non a caso, infatti, per evitare di perdere competitività nel settore delle quattro ruote starebbe pensando ad alcune strategie per aggirare i dazi europei.

Per evitare possibili conseguenze, la Cina ha deciso di esportare in Europa un totale di auto elettriche che supera le 60.000 unità. Tale dato fa riferimento ai dati registrati durante il mese di settembre 2024 e segna un +61% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Scopriamo insieme, nel corso di questo nuovo articolo, maggiori dettagli sulle strategie che la Cina sta adottando per aggirare i dazi imposti dall’Europa.

Dazi auto elettriche cinesi: boom di esportazioni

Coma mai la Cina avrebbe deciso di aumentare sostanzialmente le esportazioni di auto? La risposta è piuttosto chiara e non del tutto banale. Importare un numero cosi elevato di auto elettriche in altri mercati significa certamente avere delle scorte a disposizione non appena i dazi

entreranno in vigore.

Non a caso, dunque, le 60.000 auto elettriche consentirebbero alla Cina di mantenere più a lungo un’adeguata competitività sul mercato delle quattro ruote. A diffondere i dati relativi alle unità esportate è stato la stessa multinazionale operativa nel settore dei mass media con sede a New York, Bloomberg.

Nello specifico, si tratterebbe di un numero pari a 60.517 vetture elettriche che si traduce in un dato tra i più alti mai registrati finora. E’ chiaro dunque che la Cina non vuole assolutamente perdere la propria competitività in un mercato in cui è ormai riuscita a conquistare importanti quote grazie ai suoi veicoli sempre più innovativi, economici ed efficienti. Non ci resta che attendere ulteriori novità per capire come andrà avanti la questione dazi e per comprendere se la Cina deciderà di adottare nuove strategie.

Condividi
Pubblicato da
Valentina Acri