Il Tensor G5 segnerà un importante passo per Google. Sarà, infatti, il primo chip progettato e prodotto internamente, senza il coinvolgimento di Samsung. Google abbandonerà anche le fonderie dell’azienda sudcoreana, scegliendo invece quelle di TSMC, che utilizzerà un processo produttivo a 3 nanometri. Nello specifico il nodo N3E.
Il Tensor G5 manterrà il core di massima potenza già presente nel Tensor G4. Ovvero l’ARM Cortex-X4, ma presenterà una diversa distribuzione degli altri core. La configurazione passerà da un’architettura 1+3+4 del G4 a una 1+5+2 nel G5. Google registra così un aumento significativo del numero di core intermedi e solo due core a basso consumo. I core intermedi saranno basati sul design Cortex-A725
. Mentre quelli a basso consumo rimarranno invariati con il Cortex-A520.Il Tensor G5, con nome in codice “Laguna“, vedrà anche un cambiamento rilevante nel comparto GPU. Sembra, infatti, che verrà abbandonata la serie Mali di ARM a favore di una soluzione progettata da Imagination Technologies. Inoltre, si prevede un miglioramento della NPU con un incremento prestazionale stimato attorno al 14% rispetto alla generazione precedente.
Per quanto riguarda il Tensor G6 di Google, quest’ultimo sarà sempre prodotto da TSMC a 3 nanometri. C’è però una differenza. Il chip presenterà un nodo più avanzato, l’N3P. Tensor G6, nome in codice “Malibu“, avrà una configurazione CPU inedita con un solo core ad alte prestazioni. Mentre saranno sei i core intermedi. Il chip Google non presenterà invece quelli a basso consumo. Il core principale sarà un Cortex-X930, che probabilmente verrà commercializzato come Cortex-X5. Mentre i core intermedi saranno basati sul design Cortex-A730. Anche in questo caso, la GPU sarà di Imagination Technologies, con una riduzione del consumo energetico del 15% rispetto alla versione precedente.