Il mercato degli abbonamenti digitali continua a espandersi rapidamente, sostenuto dall’interesse crescente dei consumatori per servizi che spaziano dal food delivery allo streaming musicale. Ormai sono tantissime le persone che dedicano ogni mese una parte delle proprie spese a uno o più abbonamenti, anche se, con l’aumento del costo della vita, molti stanno iniziando a rivedere queste uscite.
Una ricerca recente condotta da Adyen, piattaforma tecnologica finanziaria, ha evidenziato come in Italia il 39% degli utenti abbia già disdetto o stia valutando di cancellare uno o più abbonamenti nei prossimi dodici mesi. Quindi, anche se gli abbonamenti continuano a essere una scelta popolare, l’elevato costo della vita spinge molti consumatori a domandarsi se abbiano davvero bisogno di mantenere attive tutte le iscrizioni, portandoli a scegliere di premere il tasto “unsubscribe” per risparmiare qualcosa.
Il primo Global Digital Report di Adyen racconta un po’ di più sulle abitudini degli italiani. In media, sembra che ogni consumatore sia iscritto a due servizi, con una spesa di circa 13,28 euro al mese per ciascuno. I preferiti? Sicuramente gli abbonamenti streaming on demand, musica e cibo a domicilio, con percentuali rispettive del 19%, 15% e 14%.
Ma cosa cerca oggi chi decide di rimanere fedele a un servizio? Secondo il report, i consumatori chiedono sempre più personalizzazione . La comodità di un servizio online è molto apprezzata, ma ben il 19% degli italiani preferirebbe ricevere offerte su misura, e il 12% si sentirebbe più legato a un brand se l’esperienza fosse davvero personalizzata. Insomma, ormai l’aspettativa è di sentirsi “unici”, anche quando si parla di abbonamenti digitali.
Un altro fattore importante è la fidelizzazione: il 41% dei consumatori ha dichiarato che offerte e sconti personalizzati li invoglierebbero a rimanere legati a un marchio. Subito dopo, in ordine di importanza, troviamo la facilità di cancellazione e un servizio clienti affidabile, considerati essenziali rispettivamente dal 33% e dal 32% degli intervistati.
Parlando poi di pagamenti, la carta prepagata e la carta di credito restano le opzioni più diffuse, ma quasi un quarto dei consumatori (21%) vorrebbe poter utilizzare portafogli digitali come Apple Pay o Google Wallet. Non è solo una questione di metodo, ma anche di praticità e rapidità, elementi che oggi hanno un peso enorme nelle decisioni d’acquisto.
In questo scenario, per le aziende diventa cruciale riconsiderare il modello di abbonamento come una relazione di lungo periodo tra brand e consumatori. Pensare ai pagamenti non solo come una transazione, ma come un’opportunità per offrire un’esperienza fluida e soddisfacente, può fare la differenza nella competitività di una piattaforma.