Le informazioni riportate sottolineano che le rede dei wafer 3nm GAA sarebbero decisamente inferiori a quelle ipotizzate. Solo 25/30 chip su 100 sono davvero utilizzabili. Tali dati evidenziano un picco negativo pari al 10%. È stato presentato un sondaggio, sottoscritto da circa 31 tra dipendenti ed ex dipendenti Samsung. Secondo quanto emerso sembra che le preoccupazioni su tali risultati.
La maggior parte degli individui coinvolti ha dichiarato che il ritmo di innovazione tecnologica di Samsung per questo settore risulta troppo lento. In particolare, le critiche mosse fanno riferimento soprattutto alla gestione degli obiettivi. Sembra che Samsung si stia concentrando troppo su obiettivi a breve termine, anche se non possiede una chiara strategia complessiva.
Alcuni rappresentati dell’azienda sudcoreana hanno posto le proprie scuse agli investitori, facendo riferimento a risultati finanziari “fiacchi”. Dichiarazioni che hanno indirettamente confermato la situazione di crisi in cui si troverebbero gli stabilimenti per la produzione dei chip.
Al momento, Samsung non ha rilasciato dichiarazioni dirette riguardo tale situazione. È però evidente che al momento la divisione Foundry sta attraversando un periodo particolarmente complesso. Samsung dovrà lavorare sodo per poter riprendere in mano la situazione e raggiungere risultati migliori che le permetteranno di competere con gli attuali colossi della produzione di chip. Tra cui, ovviamente, spuntano Qualcomm e TMSC.