auto elettriche Fraunhofer IZM ha proposto un nuovo importante obiettivo per le auto elettriche. Nello specifico, il centro di ricerca applicata intende migliorare l’efficacia delle ricariche domestiche. Ciò potrebbe portare ad una riduzione delle perdite energetiche legate ai processi di conversione della corrente. Uno dei principali ostacoli a tale obiettivo è il passaggio da corrente alternata (AC) a quella continua (DC). Tale passaggio è necessario per alimentare le batterie delle auto elettriche. Lo stesso vale anche per quelle di molti altri dispositivi elettronici casalinghi.

Auto elettriche: miglioramenti per le ricariche domestiche

Il processo di conversione viene gestito dal caricatore integrato nella vettura, l’On Board Charger (OBC). Quest’ultimo svolge una funzione essenziale, anche se inefficiente. Il motivo sono le perdite inevitabili durante la conversione. Anche nei casi in cui i caricatori siano progettati con componenti di qualità elevata, queste perdite possono compromettere significativamente l’efficienza complessiva del sistema di ricarica domestica.

Il Fraunhofer IZM ha individuato nel nitruro di gallio (GaN) un materiale chiave per superare tali limiti. Quest’ultimo è già utilizzato da alcuni anni nei transistor di potenza degli alimentatori elettronici. Eppure, la vera innovazione dei ricercatori tedeschi sta nello sviluppo di transistor GaN bidirezionali, che permettono una gestione più efficiente e flessibile del flusso di corrente. Suddetti nuovi transistor possono operare in entrambe le direzioni, ottimizzando la conversione energetica tra corrente alternata e continua. Ciò porterà ad un aumento dell’efficienza di conversione di energia per la ricarica di auto elettriche. Il miglioramento raggiunge addirittura il 99% portando ad una riduzione quasi totale delle perdite energetiche.

I vantaggi di tale scenario sono innumerevoli. Una maggiore efficienza nella conversione, infatti, non solo ridurrebbe i costi della ricarica domestica per i proprietari di auto elettriche, ma porterebbe anche a caricatori di bordo più piccoli e meno costosi. Ciò potrebbe portare ad una riduzione del prezzo finale delle stesse vetture green.

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