L’azienda ha avviato un percorso di rinnovamento industriale. In tal modo punta a ridurre l’impatto ambientale lungo tutte le sue linee di business. Al centro di tale strategia, vi sono la ricerca, lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie innovative. Quest’ultime saranno accompagnate da strumenti fondamentali per garantire una transizione energetica efficace.
La strategia di decarbonizzazione di Eni prevede la neutralità carbonica entro il 2050. Ciò sarà possibile passando per una serie di traguardi intermedi già stabiliti. Dal 2018 al 2023, le emissioni di CO₂ sono calate del 21
%. Per il futuro la società intende ridurle del 35% per il 2030. Passando al 55% nel 2035 e dell’80% entro il 2040. Fino a raggiungere lo 0 entro il 2050.In particolare, il piano di trasformazione di Versalis prevede la costruzione di nuovi impianti destinati alla chimica sostenibile, alla bioraffinazione e all’accumulo di energia. Per agevolare questo processo, Eni cesserà le operazioni di alcuni impianti in Italia. Tale processo rappresenta una risposta alla crisi strutturale che da anni colpisce il settore della chimica di base in Europa. E non solo. Si tratta anche di un’opportunità per ridurre le perdite economiche.
Una volta concluso tale processo, Versalis sarà focalizzata su prodotti a maggior valore aggiunto. Come polimeri specializzati, compounding, biochimica e prodotti dell’economia circolare, allineandosi così alla strategia di transizione energetica di Eni. La nuova struttura aziendale di Versalis verrà organizzata seguendo una struttura “a satellite”. Sarà articolato in quattro aree principali. Ovvero biochimica, downstream, circolarità e chimica di base.