Il portafoglio digitale viene messo a disposizione degli utenti in modo totalmente gratuito e chi vuole può usufruirne tramite accesso alla sezione dedicata presente nell’app IO. A fare discutere nelle ultime ore è però la violazione del brevetto. Stiamo dunque parlando di una novità o di un brevetto già realizzato in passato? Scopriamo insieme nel corso di questo articolo novità riguardanti la questione.
Il nuovo portafoglio digitale, IT-Wallet, lanciato dal governo italiano sembra essere protagonista di un’importante questione che mette in dubbio l’effettiva paternità. A sollevare la questione è un gruppo di quattro colleghi.
Secondo quanto diffuso, il progetto risalirebbe ad un’idea del 2015
ma già nel 2018 fu sviluppato e brevettato un sistema che ricorda molto quello avviato dal Governo italiano. Ad accomunare i due sistemi sarebbe proprio la possibilità di caricare su un dispositivo (ad esempio lo smartphone) documenti personali dell’utente come patente e tessera sanitaria.Secondo quanto affermato, inoltre, il gruppo di colleghi avrebbe deciso di investire ingenti somme di denaro ogni anno al fine di proteggere il brevetto. Gli stessi avrebbero anche più volte tentato di presentare il progetto alle istituzioni, ma le risposte sono sempre state negative. Ma cosa succederà dunque non appena IT-Wallet farà il suo debutto nazionale il 4 dicembre?
Ci troviamo senza dubbio davanti ad una questione importante che potrebbe anche finire in tribunale. Il gruppo di amici sperava infatti che lo Stato si mostrasse disponibile a collaborare. Non ci resta dunque che attendere il lancio ufficiale del portafoglio digitale per capire come si evolverà la situazione.