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Meta stipula un nuovo accordo AI: ecco di cosa si tratta

Secondo alcune indiscrezioni, Meta ha annunciato la sua prima grande collaborazione nel settore dell’intelligenza artificiale applicata al giornalismo. A riportare la notizia è stata la testata Axios. Quest’ultima ha annunciato che Meta ha firmato un accordo pluriennale con Reuters. La partnership con una delle principali agenzie di stampa internazionali permetterà ai chatbot AI dell’azienda di Mark Zuckerberg negli Stati Uniti di accedere a notizie in tempo reale. Inoltre, verranno inclusi i link che rimandano ai contenuti originali. In tal modo viene assicurato agli utenti una fonte affidabile e aggiornata d’informazione.

Meta sigla un nuovo accordo con Reuters

Non è la prima volta che le due aziende parlano di collaborazione. Meta e Reuters hanno già lavorato insieme su progetti di fact-checking per le piattaforme dell’azienda di Zuckerberg. Ciò fornisce un controllo di qualità essenziale per contrastare la diffusione di fake news. La partnership attuale rappresenta però un’evoluzione significativa. Quest’ultima, infatti, non si limita alla verifica dei fatti. La nuova opzione porta le notizie stesse a tutti gli utenti tramite l’intelligenza artificiale.

A tal proposito, Meta ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea come la collaborazione con Reuters aiuterà i chatbot di Meta AI a fornire risposte sulle notizie attraverso riassunti. Inoltre, saranno presenti anche i link che rimandano ai contenuti di Reuters. Tale accordo rappresenta una mossa strategica per Meta, che entra così ufficialmente nel campo dell’informazione giornalistica, un settore in cui le partnership con agenzie e testate giornalistiche stanno diventando una pratica sempre più comune.

Con la collaborazione di una fonte autorevole come Reuters, Meta cerca di costruire un sistema che possa rispondere alle aspettative degli utenti in termini di affidabilità e tempestività. Al momento non è ancora chiaro se l’accordo permetterà a Meta di utilizzare l’ampio database di Reuters per addestrare il proprio modello AI, Llama. L’accesso a contenuti in tempo reale potrebbe aprire nuove prospettive per lo sviluppo di algoritmi sempre più precisi e aggiornati.

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Pubblicato da
Margareth Galletta