Il rientro dell’equipaggio è stato effettuato dalla nave di recupero “Megan” di SpaceX. Quest’ultima li ha trasportati al Kennedy Space Center per i consueti controlli medici post-atterraggio. Una delle innovazioni tecniche più importanti della missione riguarda l’aggiornamento della capsula Crew Dragon. Quest’ultima è dotata di un sistema di emergenza propulsivo per l’atterraggio. Tale upgrade introduce una funzionalità che permette alla capsula di utilizzare i propulsori SuperDraco per effettuare un “ammaraggio propulsivo” nel caso di malfunzionamento dei paracadute. La nuova capacità offre un ulteriore livello di sicurezza per i voli spaziali
.La missione ha permesso all’equipaggio di contribuire a una serie di esperimenti scientifici cruciali sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Tra le attività di rilievo, ci sono esperimenti biomedici, test su nuove tecnologie e osservazioni sull’adattamento umano alla microgravità. Oltre agli esperimenti, gli astronauti hanno affrontato diverse sfide operative. Tra cui sono inclusi due tentativi di passeggiata spaziale che, per problemi tecnici, non sono stati completati.
Un elemento saliente della missione Crew-8 è stato il susseguirsi di numerosi veicoli spaziali sulla ISS. Tra cui lo Starliner di Boeing. Per Michael Barratt, già veterano con due precedenti missioni spaziali, questo volo ha rappresentato un ulteriore contributo alla sua esperienza. I compagni di missione Dominick, Epps e Grebenkin, invece, hanno vissuto il loro primo viaggio spaziale. In particolare, Dominick si è distinto per le sue incredibili fotografie scattate durante la missione. Tra le immagini catturate, quelle di aurore boreali, uragani e un’eclissi solare totale hanno riscosso grande successo sui social media.