Pixel

Con la nuova serie Pixel 9, Google ha fatto passi avanti importanti, risolvendo alcune criticità presenti nelle versioni precedenti. La linea ora include due modelli di punta. Ovvero il Pixel9 Pro e il più grande Pixel Pro XL. Amplia così la sua offerta per adattarsi a diverse preferenze di utilizzo senza comprometterne la qualità. Pur equipaggiato con hardware di fascia alta e un display LTPO OLED di qualità, Pixel 9 Pro resta limitato dello sviluppo del display. Il quale non supporta ancora gli sfondi personalizzati. Una scelta che lascia perplessi, considerando che i principali competitor, come Samsung e Apple, offrono questa funzionalità su modelli simili. Nonostante i Pixel siano dotati della tecnologia necessaria, Google non ha ancora integrato la possibilità di utilizzare sfondi. Un’assenza che sembra derivare solo da un mancato aggiornamento software.

L’evoluzione degli OLED: i Pixel e il potenziale di questi dispositivi

Guardando al futuro, il lancio dei Pixel 10, alimentati dal SoC Google Tensor G5, promette ulteriori innovazioni. Anche se la mancanza di una funzionalità completa nell’always-on display potrebbe deludere i clienti più esigenti. Ad ogni modo, il supporto software a lungo termine e l’intelligenza artificiale potenziata restano punti forti. Eppure l’always-on-display di Google resta indietro rispetto alla concorrenza. Ma se l’azienda decidesse di aggiungere tale funzionalità, lo farebbe tramite aggiornamenti del sistema Android.

La tecnologia LTPO OLED ha rivoluzionato l’esperienza dell’always-on display. In quanto ha consentito una gestione più efficiente della frequenza di aggiornamento, riducendo il consumo energetico. Gli schermi LTPO, infatti, regolano la frequenza di aggiornamento per ridurre l’impatto sulla batteria. Permettendo così al dispositivo di visualizzare in modo costante informazioni come orario e notifiche anche a schermo “spento”. Samsung e Apple sfruttano questa tecnologia al massimo. Infatti consentono agli utenti di personalizzare l’always-on display con sfondi e altri elementi visivi. Ma, come già detto, i Pixel 9 Pro e ProXL non permettono questa flessibilità, rimanendo limitati a notifiche e orari standard.

A tal proposito, però alcuni sperano che Google possa colmare questa lacuna con un aggiornamento futuro. Magari all’interno di un “Pixel Drop” o nella prossima versione di Android. Anche se, almeno fino ad ora, non ci sono stati indizi concreti. Insomma, l’introduzione di un always-on display arricchito potrebbe allineare Google ai principali concorrenti. Fino a rendere i Pixel ancor più attraenti per gli appassionati di tecnologia e per coloro che desiderano personalizzare ogni aspetto del proprio smartphone.

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