In Polonia, OFF Radio Krakow ha scelto di affidare i microfoni a conduttori virtuali generati dall’intelligenza artificiale, sostituendo le voci umane con avatar digitali. Questo “esperimento”, come lo ha definito il caporedattore Marcin Pulit, promette di esplorare l’impatto dell’IA sulla società e sui media, ma appare a molti come una manovra per ridurre i costi. OFF Radio Krakow, insieme alla stazione madre Radio Krakow, ha annunciato l’arrivo di tre avatar della Generazione Z, “Emi”, “Kuba” e “Alex”, ognuno caratterizzato da una biografia e una personalità sviluppate da giornalisti.
Una decisione che fa discutere
Pulit ha chiarito che i contenuti sono preparati e verificati da professionisti umani, prima di essere trasmessi come testo e audio dagli avatar. Il processo, esteso anche agli articoli sul sito e alle playlist, segue un controllo rigoroso per assicurare accuratezza, ha dichiarato. Tra i contenuti creati, uno dei primi è stata un’intervista virtuale tra l’avatar Emi e la poetessa Wisława Szymborska, premio Nobel, in cui hanno discusso il vincitore del Nobel per la Letteratura di quest’anno.
Tuttavia, non tutti hanno accolto con entusiasmo l’innovazione. Mateusz Demski, uno dei conduttori che hanno perso il lavoro, ha lanciato una petizione per fermare l’uso dell’IA, ottenendo il supporto di oltre 20.000 firmatari. Demski ha dichiarato che almeno una dozzina di collaboratori sono stati lasciati a casa dopo l’adozione della nuova formula digitale. Pulit, dal canto suo, ha ribadito che non ci sono stati licenziamenti diretti e che i contratti dei collaboratori esterni sono semplicemente scaduti, indipendentemente dall’introduzione dell’IA.
L’introduzione dei conduttori virtuali arriva in un momento delicato per i media polacchi. Con il cambio di governo e la promessa di depoliticizzare i media, Radio Krakow e altre 16 stazioni regionali sono state messe in liquidazione. Pulit, che oltre a essere caporedattore è il liquidatore del gruppo, ha evidenziato l’esigenza di ristrutturare per rispondere alle difficoltà finanziarie.
Secondo Pulit, il progetto con avatar virtuali durerà tre mesi e sarà poi sottoposto a valutazione. Il futuro di Emi, Kuba e Alex sembra quindi incerto, in attesa dei risultati dell’esperimento che potrebbe delineare nuove prospettive per la radio e per il giornalismo polacco.