Quanti passi sono stati fatti in Italia per favorire la mobilità elettrica? Secondo i report recenti, la crescita dei punti di ricarica elettrica continua a buon ritmo. Ad oggi, i punti di ricarica attivi nel Paese sono 60.339. Sono in crescita di ben oltre 13.000 unità rispetto allo scorso anno e quasi raddoppiati rispetto ai numeri di due anni fa. Allora se ne contavano poco meno di 33.000. Il dato evidenzia una spinta significativa verso un’infrastruttura adeguata per le esigenze di chi sceglie la mobilità a zero emissioni. Di questi nuovi punti, il 49% è di tipo veloce. Tale dettaglio conferma una maggiore attenzione alla potenza e rapidità delle stazioni di ricarica. È un traguardo, ma è abbastanza per garantire viaggi senza preoccupazioni?
L’installazione di punti di ricarica elettrica è fondamentale per incentivare l’uso dei veicoli elettrici su lunghe tratte. Nelle autostrade italiane, sono attualmente attive 1.057 stazioni. Il numero è però in salita rispetto alle 851 registrate a settembre e alle 310 dell’anno precedente. Di queste, l’86% offre una ricarica veloce in corrente continua, mentre il 64% supera i 150 kW, potenza ideale per minimizzare i tempi di attesa. Nonostante tali progressi, le aree di servizio autostradali con infrastrutture di ricarica coprono ancora meno della metà del totale (circa il 42%). Ci sono evidenti margini di miglioramento per supportare chi affronta lunghi viaggi in elettrico.
Mobilità elettrica nel Paese e come si distribuisce
Guardando alla distribuzione geografica, il nord si conferma la macroarea più servita, con il 58% delle stazioni. Al sud sono presenti il 22% dei punti, mentre al centro si arriva al 20%. Lombardia guida la classifica con 11.687 stazioni, seguita dal Lazio con 6.217 e Piemonte con 6.035. Anche in ambito provinciale, Roma si distingue con 4.919 stazioni, seguita da Milano (3.999) e Napoli (2.879). L’aumento di installazioni coinvolge tutte le aree, ma emerge una certa disparità tra nord e sud. C’è poi un altro tema. Il 17,8% dei punti di ricarica risulta ancora in attesa di connessione alla rete elettrica. Questo ritardo, però, mostra segnali di miglioramento, grazie a un’accelerazione nei processi autorizzativi e alla crescente attenzione delle istituzioni. Si tratta di un tassello importante, poiché sbloccare queste connessioni significa aumentare l’offerta e migliorare l’accessibilità per gli utenti.