Gli utenti sono ancora in procinto di acquistare i nuovi Google Pixel 9 ma a quanto pare le indiscrezioni corrono veloci. Sul web durante le ultime ore infatti sono comparsi dei rumor riguardo a quelle che potrebbero essere alcune caratteristiche dei prossimi Pixel 10 e 11.
Rispettivamente previsti per il 2025 e per il 2026, questi due telefoni potrebbero riportare grandi miglioramenti in termini di AI, soprattutto lato fotografico. Tutto sarebbe possibile grazie ai nuovi processori proprietari, con i quali Google integrerà funzioni molto interessanti.
Google Pixel 10 e Pixel 11 avranno una super fotocamera AI: ecco come sarà
Per il Pixel 10, una delle novità più attese riguarda le funzionalità di editing foto e video potenziate dall’AI. Si parla di una funzione chiamata “Video Generative ML” che consentirà di applicare modifiche avanzate ai video direttamente nell’app Google Photos, semplificando l’editing post-cattura. Inoltre, il Pixel 10 potrebbe includere strumenti innovativi come “Speak-to-Tweak” un’opzione per modificare le foto con comandi vocali, e “Sketch-to-Image” che permetterebbe di trasformare semplici schizzi in immagini complete. Queste funzioni potrebbero consolidare la posizione di Google come leader nell’editing multimediale su smartphone.
Guardando al Pixel 11, l’attenzione si sposta sulle capacità della fotocamera. Il comparto fotografico infatti riporterà innovazioni importanti, soprattutto per quanto riguarda i video. Stando a quanto detto dalla fonte presa in esame, arriverà la funzione “Cinematic Blur” che offrirà un effetto sfocato cinematografico con minore consumo energetico. Non finisce qui però visto che a destare tanta curiosità ci pensa anche “Night Sight Video” che dovrebbe consentire riprese chiare anche in condizioni di luce molto scarsa, come in ambienti illuminati solo da candele.
Un aspetto fondamentale di questi miglioramenti è l’efficienza energetica del Tensor G5, realizzato con un processo a 3 nm da TSMC. Questo chip promette di ottimizzare le prestazioni senza consumare troppa energia, assicurando un’esperienza fluida e sostenibile anche nelle operazioni più intense, come le registrazioni video ad alta risoluzione.