Ricercatori dell’Università del Tennessee hanno recentemente presentato un’innovativa tecnologia chiamata HarmonyCloak, destinata a trasformare il modo in cui gli artisti proteggono le loro opere musicali dall’uso non autorizzato da parte dell’intelligenza artificiale. La crescente preoccupazione per la violazione dei diritti d’autore da parte di sistemi AI generativi ha spinto gli artisti a cercare nuove soluzioni per tutelare le loro creazioni.
Il funzionamento di HarmonyCloak è piuttosto ingegnoso: il sistema rende i file musicali “non apprendibili” dai modelli AI, senza compromettere la qualità del suono per l’ascoltatore umano. Grazie a perturbazioni sonore che sono impercettibili per l’orecchio umano, HarmonyCloak inganna i modelli di intelligenza artificiale, inducendoli a credere di aver già appreso il contenuto musicale. In questo modo, le aziende che sviluppano modelli AI generativi, che spesso utilizzano musica protetta da copyright per l’addestramento dei loro sistemi, si trovano a dover affrontare una nuova barriera.
La ricerca è stata guidata dal professor Jian Liu, esperto in ingegneria elettrica, informatica, cybersecurity e machine learning. Liu sottolinea che questa innovativa soluzione risponde a preoccupazioni urgenti della comunità creativa, contribuendo a preservare l’integrità dell’espressione artistica in un’epoca sempre più dominata dall’AI.
I test condotti dai ricercatori hanno coinvolto 31 volontari umani e tre modelli AI generativi all’avanguardia, con risultati notevoli. Gli ascoltatori non hanno riscontrato differenze significative tra le versioni originali delle canzoni e quelle modificate con HarmonyCloak, mentre le performance dei modelli AI sono risultate drasticamente inferiori nel tentativo di generare nuova musica basata su brani protetti.
I ricercatori presenteranno i risultati della loro ricerca al 46° IEEE Symposium on Security and Privacy nel maggio 2025. La promessa di questa tecnologia è significativa: offre agli artisti uno strumento potente per difendere le loro creazioni nell’era digitale, consentendo loro di condividere la propria musica con il pubblico senza timore di un uso improprio per addestrare sistemi di intelligenza artificiale. In un contesto in cui la musica è sempre più a rischio di appropriazione indebita, HarmonyCloak rappresenta una boccata d’aria fresca per il settore creativo.