Non molto tempo fa Instagram ha rivelato di abbassare solitamente la qualità dei video più vecchi e meno popolari, una decisione che ha fatto scattare l’allarme tra i creator. La conferma è arrivata dal numero uno di Instagram, Adam Mosseri, che su Threads ha spiegato come la piattaforma preferisca mantenere una qualità superiore per i contenuti che ricevono più visualizzazioni.
Questo annuncio ha generato non poche critiche: per molti creator infatti la qualità dei loro video è parte essenziale del loro lavoro, e vederla ridotta è deludente. Proprio per questo sono state sollevate diverse questioni verso l’app.
Instagram penalizza i video più vecchi e poco visti: i creator non ci stanno
Una creator, Siete Savone, ha rilasciato alcune parole alla BBC, affermando che questa scelta di Instagram è “dannosa per l’arte di chi crea”. Secondo la ragazza, non è giusto che la piattaforma riduca la qualità dei contenuti solo perché non hanno ricevuto visualizzazioni sufficienti.
Mosseri ha cercato di chiarire l’abbassamento di qualità riguarda solo i video meno guardati nel tempo e ha aggiunto che, se un video riprendesse popolarità, la qualità verrebbe automaticamente migliorata. Tuttavia, questa logica non ha convinto tutti. Secondo il consulente social Matt Navarra, questo modus operandi contraddice i messaggi precedenti di Instagram, che incoraggiavano i nuovi creator a farsi strada sulla piattaforma. “Come possono i creator guadagnare visibilità se il loro contenuto viene penalizzato perché non è popolare?”, questo il quesito quasi retorico di Navarra.
Il motivo dietro questa decisione sembra legato al costo di mantenimento dei video in alta qualità. I lavori con risoluzione maggiore occupano più spazio sui server e richiedono potenza di calcolo per essere caricati e mantenuti. Questa decisione ha dunque riaperto il dibattito su quanto Instagram sostenga realmente i creator emergenti e su come intenda bilanciare la qualità con i costi di gestione.