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Multe stradali: sono un guadagno o una sicurezza? Incassi da capogiro

Nel 2024 le multe stradali hanno portato nelle casse dei Comuni italiani quasi 1,3 miliardi di euro. Precisamente la somma raggiunta è di ben 1.294.799.772 euro. Ciò appare da una recente analisi del Codacons. Questa cifra risulta coerente con il trend dello scorso anno, quando il totale fu 1,5 miliardi, ma consideriamo che mancano ancora due mesi alla dine dell’anno. Cos’è che però spinge a cifre tanto alte? Alcuni sostengono che numeri tali siano lo specchio di multe eseguite per la sicurezza, ma al contempo sorgono parecchi dubbi. Davvero è solo una questione di pura sicurezza? O magari le multe sono fonte di guadagno per i Comuni che rincarano la dose?

A dominare la scena nelle multe per regione è la Lombardia, che ha incassato 324 milioni di euro. A seguire troviamo Lazio ed Emilia Romagna. Rispettivamente queste hanno “racimolato” 130 e 129 milioni, mentre il Molise si ferma a 1,4 milioni. Tra le città, Milano risulta di gran lunga al primo posto con 128,7 milioni di euro. Non sorprende che sia seguita poi da Roma, con 88 milioni. Abbiamo poi al terzo posto Torino con 43,7 milioni. Nel sud Italia, invece, la spesa pro-capite è molto inferiore. La Calabria e la Sardegna sono sotto i 9 euro

per abitante e il Molise è ultimo con 4,9 euro. La disparità è parecchio evidente. Ora sono le effrazioni che sono molte meno o l’approccio con cui vengono emanate le multe è differente?

Opacità e critiche alla gestione dei fondi per le multe

Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha messo in luce un problema che spesso passa in secondo piano: la trasparenza nell’utilizzo dei fondi derivanti dalle multe. Mentre le multe continuano ad alimentare le casse comunali, l’Osservatorio sulle Multe Stradali, istituito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il decreto del 2023, non sembra ancora operativo, lasciando sospese le promesse di controllo e chiarezza.

Non è forse giusto chiedersi come questi fondi vengano realmente utilizzati? Nonostante l’approvazione di norme per regolamentare l’uso degli autovelox, secondo Rienzi, manca un controllo chiaro sulla destinazione finale delle entrate da multe. Codacons evidenzia come sia importante sanzionare chi mette a rischio la sicurezza al volante, ma sottolinea anche la necessità di monitorare che i ricavi delle multe vengano utilizzati in maniera corretta e trasparente.

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Pubblicato da
Rossella Vitale