A quanto pare nel mondo dei videogiochi è appena arrivata una brutta notizia, sembra infatti che L’ufficio del copyright degli Stati Uniti abbia respinto la richiesta di esenzione dal DMCA dei titoli storici, dinamica che è corrisposta ad una battaglia legale, durata tre anni e portata avanti dalla Video Game History Foundation (VGHF) e dalla Software Preservation Network (SPN).
L’idea alla base era quella di garantire agli utenti un accesso libero e gratuito a titoli ritenuti ormai storici creando una vera e propria biblioteca online che facilitasse questo accesso dal momento che molti titoli fuori commercio sono ormai difficili da reperire legalmente e ovviamente sono molto costosi da recuperare, l’ufficio degli Stati Uniti però non è stato dello stesso avviso e ha ritenuto il copyright più importante per diversi motivi.
Il motivo della sentenza sembra essere abbastanza semplice quanto diretto, le due società non sono state in grado di dimostrare che tale proposta non violi il copyright di questi titoli
, dinamica che risulterebbe anche pericolosa dal momento che esporrebbe titoli protetti ad un utilizzo anche a scopo ricreativo, idea che le due associazioni hanno ritenuto paradossale dal momento che già normalmente libri e film concessi in prestito da biblioteche vengono utilizzati per il medesimo scopo.L’ufficio degli Stati Uniti teme che questa tipologia di azione possa irrimediabilmente danneggiare il mercato sottraendo in un certo qual modo il bisogno di intrattenimento a quest’ultimo, cosa che ovviamente si tradurrebbe in minore afflusso economico al mercato dei videogiochi, ovviamente le due associazioni non hanno condiviso la scelta e vedono all’interno di quest’ultima un’ostruzionismo da parte delle varie aziende coinvolte che sfruttano il copyright in maniera forza eccessiva.
Non c’è che dire si tratta ovviamente di una brutta giornata per i videogiocatori, dal momento che una lunga causa sicuramente basata su ottime motivazioni si è conclusa nel peggiore dei modi.