Le vetture sono studiate per la protezione dalla criminalità da strada, in un mercato che è destinato a crescere fino a raggiungere i 22 miliardi di dollari nel 2026. Volvo, dal canto suo, ha una importante tradizione di veicoli speciali, era il lontano 1929 quando venne fornita la prima vettura alla Polizia di Goteborg, fino ad arrivare ai giorni nostri con le XC90 e XC60 B6 Mild Hybrid benzina o XC90 T8 Plug-in Hybrid, che presentano certificazione balistica, livello VR3/4, il tutto con sistemi di sicurezza e supporto alla guida inalterati, nonché un aspetto esterno tradizionale.
La suddetta certificazione balistica le permette di resistere fino a 300 proiettili per auto (70% calibro 44 e 30% calibro 9), ad una distanza minima di 5 metri, con tiri a 90 e 45 gradi sull’intera auto (e 45 gradi sul tetto). La blindatura è realizzata con vetro stratificato sui finestrini, il cofano ed il tetto blindati, portellone e alzacristalli anteriori rinforzati (i posteriori non si muovo), a cui si aggiungono montanti e portiere blindate in acciaio dallo spessore variabile tra 2,5 e 3 millimetri e pannelli di aramide in Kevlar intrecciato (per poi essere impilato in strati).
Le prestazioni restano pressoché invariate, ci ritroviamo quindi ad avere vettura plug-in hybrid T8 da 455CV o B6 mild-hybrid da 300CV con trazione anteriore, un telaio più resistente (circa 300kg in più), freni ottimizzati e cerchi in lega per poter guidare su ogni terreno, e tutti i classici sistemi di sicurezza.